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Cronaca Centro

Felitto si prepara per il festival "il ballo di San Vito" nel giugno 2020

Riti religiosi e tradizioni pagane che si intrecciano, per una festa popolare cilentana partecipata e condivisa.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Gran successo, ma soprattutto grande curiosità è stata suscitata per la rassegna artistico culturale “Il ballo di San Vito”, fortemente voluto e promosso da Rosi Di Stasi a Felitto per dare vita al cantiere in work in progress di Palazzo Migliacci diretto dall’Arch. Anna Pina Arcaro. La rassegna inaugurata, lo scorso sabato 8 giugno si è conclusa domenica 16 giugno con un nuovo appuntamento di “Incontri d’autore” a cura di Angela Di Stasi, con la presentazione del libro “Emily Dickinson. Il sogno del diavolo” di Milena Esposito con la partecipazione speciale di Roberto Rinaldi e Francesca Gaudiani. 9 giorni intensi, caratterizzati da riti religiosi che si sono intrecciati con tradizioni pagane legate ai festeggiamenti in onore di San Vito, che hanno visto protagonista sia la piccola cappella, ubicata in campagna e dedicata al santo patrono felittese; sia il centro storico di Felitto con gli edifici storici di palazzo Migliacci e della Chiesa di Santa Maria Assunta, meglio conosciuta come Chiesa Madre. Da una novena ad un laboratorio dedicato ogni giorno ad una attività artistico culturale diversa, dal recupero di saperi verso la creazione dei primi tasselli per istituire un vero e proprio festival, da ripetere con cadenza annuale nella “settimana di San Vito”, a supporto di periodo in cui ci sono meno presenze nel Cilento Interno. Dalle chilometriche processioni alla realizzazione dei taralli di San Vito, dal recupero dei canti religiosi con il coordinamento di Mariangela Cerullo alla realizzazione dei costumi tradizionali da utilizzare per le danze popolari di rito, dalla creazione di addobbi floreali con: ginestre, roselline di San Vito e spighe di grano, fino a coinvolgere tutta la popolazione in una gran festa popolare, di altri tempi. “Il ballo di San Vito spazia dalla pittura alla creazione dei costumi, dal ballo al canto, dai fiori alla musica, dalla lettura alla scrittura; il tutto in un contesto ricco di: identità, storia, tradizioni e spiritualità”, così come afferma la promotrice Rosi Di Stasi. Su questa base, sono state organizzate le attività laboratoriali di questa prima edizione di prova e fondamentali sono state, per la realizzazione del ballo vero e proprio, messo in scena il 14 giugno in semplicità, in una campagna contornati da mucche al pascolo in una serata di quasi luna piena. Il tutto è stato realizzato grazie alla professionalità ed il coordinamento: della maestra di danze popolari Mariagrazia Lettieri e del rinomato e grande artista partenopeo Carlo Faiello. Ad arricchire la manifestazione e renderla unica in questa fase di start up, sono stati i costumi realizzati su misura da Liliana Arcaro, la personale di pittura del cilentano Enzo Marotta, interamente dedicata al centro storico di Felitto e la partecipazione attiva di tanti felittesi e abitanti dei paesi vicini. Come ha affermato anche il neo sindaco Carmine Casella, nella serata di chiusura della rassegna nell’androne di palazzo Migliacci: “Questo San Vito è stato diverso. È stato più partecipato, anche grazie alle tante iniziative che sono state realizzate. Sono contento e disponibile a supportare tali iniziative dando continuità per i prossimi anni, ciò non solo per coinvolgere la collettività locale ma per mettere in essere una nuova attrazione che ne favorisca il turismo in un periodo diverso da quello tipicamente estivo”. Rosi Di Stasi, con entusiasmo ed energia, nelle sue conclusioni del 16 giugno, acquisita anche la piena disponibilità del Sindaco, si è impegnata pubblicamente con i presenti a dare continuità al lavoro intrapreso, lavorando da subito per porre le basi al Festival “IL BALLO DI SAN VITO”, nel Giugno 2020 a Felitto.

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