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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Festa della Famiglia a Salerno, è scontro tra Chiesa e coppie gay

La manifestazione delle “Famiglie Arcobaleno”, in programma il prossimo 3 maggio nel capoluogo, non va proprio giù alla Curia salernitana. E' scontro tra don Daniele Peron e la docente Giuseppina La Delfa

Come è noto alle coppie gay la comunione è negata. La manifestazione delle “Famiglie Arcobaleno”, in programma il prossimo 3 maggio nel capoluogo, non va proprio giù alla Curia salernitana. A pronunciarsi su Metropolis, su un articolo a firma di Domenico Gramazio, don Daniele Peron, ex cancelliere della Diocesi e attualmente parroco della chiesa ebolitana di San Nicola in San Vito. Il pensiero di don Peron non si scosta da quello ufficiale della Chiesa, ribadito nei giorni scorsi anche dal portavoce dell’arcivescovo Luigi Moretti, don Alfonso D’Alessio. “Nelle coppie omossessuali c’è un’oggettività irregolare, le coppie sono quelle sposate”, ha spiegato. “Come faccio a dare loro la comunione? Non sono io che non gliela posso dare, ma sono loro che si escludono automaticamente”.

Nessuna apertura verso le famiglie con due mamme e con due papà, ma massimo rispetto verso la persona. “Cosa credete che nella mia comunità non ci siano persone omosessuali? A loro non ho mai negato il sacramento, ma se venissi a sapere di una convivenza tra persone dello stesso sesso non gliela darei più. Lungi da me, però, giudicare le loro scelte, i miei stessi fratelli. Chi sono io per negare un percorso di fede? Le porte della mia parrocchia sono aperte a tutti. Ma non posso non vedere un peccato mortale”. Regole che, in passato, il parroco di Eboli ha già applicato di una coppia tradizionale: “Erano sposati solo con il rito civile e, quindi, per me erano due conviventi. Li avevo avvertiti: se non vi sposate in chiesa non vi darò più la comunione. Non l’hanno fatto e, dunque, mi sono rifiutato di dargli il sacramento”. Nessuna posizione contraria ai gay ci tiene a ribadire don Peron, che si rifà alle parole di Papa Francesco e agli insegnamenti del Vaticano: “Il Pontefice è stato molto chiaro sulla questione durante il viaggio di ritorno da Rio de Janeiro. Gesù alla Maddalena disse che la perdonava, ma continuò dicendo anche che non doveva peccare più”. Chi vuole far parte della grande famiglia cattolica deve, pertanto, rispettare le regole del Creato: “Dovremmo riscrivere la Parola di Dio, la Bibbia”, ha sottolineato il parroco. “Non possiamo proclamare qualcosa diverso dalla Parola di Dio. Se poi, per nome di un presunto diritto, dobbiamo annullare la diversità allora va bene. Ma non si può avere una legge dei due pesi e delle due misure. La posizione della Chiesa è chiara. Un po’ come il fuorigioco nel calcio. Non si può ignorare, perché quelle sono le regole del gioco. E anche nella Chiesa esistono e vanno rispettate”, si legge ancora su Metropolis.

Immediata la replica di Giuseppina La Delfa, presidente dell’associazione nazionale “Famiglie Arcobaleno” e docente dell’Ateneo di Salerno, sposata dal 2013 con la collega Raphaelle Hoedts e madre di Lisa Marie e Andrea ha detto: "Invito i parroci a passare una domenica di festa con noi. Se non gradiscano stiano a casa loro". "Io non sono credente e della comunione di questo parroco di Eboli non so cosa farmene. Le sue parole mi lasciano indifferente. Posso testimoniare che ci sono tanti prete che accolgono con piacere i figli di famiglie omossessuali nelle loro attività parrocchiali. Forse don Peron non si è mai confrontato con noi, altrimenti sono sicura che non parlerebbe così. Lo invito a passare con noi una domenica di spensieratezza. Invito tutti i sacerdoti a stare con noi. D’altronde Gesù disse tutti i pargoli vengano a me e sono compresi anche i nostri figli. Se non lo fanno potrebbero vedersela con il loro Dio". Infine la stoccata: "Paghiamo le tasse come tutti e, dunque, il lungomare è anche il nostro", ha concluso.

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