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Cronaca

Festa del 25 Aprile: le iniziative in programma a Salerno e in provincia, il messaggio di Strianese

Sono già diverse quelle organizzate da associazioni, comitati ed istituzioni in occasione della Festa della Liberazione

Sono già diverse le iniziative organizzate da associazioni, comitati ed istituzioni in occasione della Festa della Liberazione (25 aprile). Partiamo da Salerno, dove, dalle 10 alle 13, in piazza Caduti di Brescia, il Coordinamento Insieme per la Costituzione celebrerà il 57° anniversario della Liberazione dell'Italia dal Nazifascismo e la perdurante attualità dei valori costituzionali. Sarà un 25 aprile ricco di iniziative nel quartiere Sant’Eustachio. La Zona Orientale Rugby Popolare Salerno e la neonata sezione salernitana dell’Associazione Proletari Escursionisti (APE), in occasione del 77° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, promuovono “La Resistenza? Non è una passeggiata”, una giornata all’insegna della memoria, della socialità e della (ri)scoperta delle aree verdi del rione. All’iniziativa partecipano anche la Parrocchia di Sant’Eustachio, instancabile punto di riferimento della comunità di quartiere, e gli attivisti di “Voglio un Mondo Pulito”. 

Il programma nella zona orientale 

Una data densa di significati per chi, come la Z. O. Rugby, ha fatto dell’antifascismo un valore fondativo; altrettanto simbolica per il direttivo di APE Salerno, che ha scelto proprio il 25 aprile per presentare alla città il suo manifesto e i suoi obiettivi: una pratica sociale della montagna, che sia etica, popolare, accessibile a tutte e tutti, oltre che espressione di antifascismo, antirazzismo, antisessismo. Nata nel 1919, la storica Associazione Proletari Escursionisti ha infatti avuto un ruolo importante nel corso della Resistenza contro il regime fascista; rifondata a Milano nel 2012, la sezione salernitana rappresenta il punto più a sud del suo “alveare” di escursionismo critico. “Sentiamo fortemente l’esigenza di riappropriazione affettiva del paesaggio rurale dell’entroterra cittadino – dichiarano gli organizzatori - al duplice scopo di conoscere, far conoscere, ma anche monitorare il territorio, con l’utilizzo dei nuovi strumenti cartografici e informativi, denunciandone le numerose criticità ambientali irrisolte. Il tutto declinato all’insegna dell’inclusione, della convivialità e del rispetto dell’altro”. Ambizioso e articolato il programma della giornata, incentrata su una passeggiata che, dal campo “24 maggio 1999” - ubicato nei pressi di un suggestivo incrocio tra le vie intitolate a Quintino di Vona, insegnante partigiano originario di Buccino, fucilato dai fascisti il 7 settembre 1944, e ai sette Fratelli Cervi, martiri della Resistenza emiliana - si svilupperà per circa 4 km (andata e ritorno) alla scoperta della valle del torrente Mariconda, anticamente utilizzato per l’irrigazione dei campi e la produzione di forza motrice. 

Gli eventi iniziano alle 10: mentre gli attivisti di “Voglio un Mondo Pulito” effettueranno un clean-up all’imbocco del sentiero, saranno commemorati i partigiani con la deposizione di un mazzo di fiori nei pressi delle insegne stradali a loro intitolate; alle 11:30 è in programma la passeggiata che porterà gli escursionisti a scoprire alcuni sentieri e punti di interesse lungo la valle sopracitata; presso un punto panoramico si svolgerà poi il pranzo sociale preparato dall’Osteria Pirata. Nel pomeriggio, ci sarà occasione per provare il rugby con i tecnici federali della Zona Orientale, e seguire due laboratori (per adulti e bambini): “Arracquà”, a cura di MM Ceramica, un workshop a metà tra botanica e ceramica, e “Mini Geografie”, laboratorio di cartografia e orientamento con focus sulla camminata odierna, a cura di Daniele Bagnoli. Al termine dei laboratori, la giornata si concluderà con riflessioni e saluti collettivi al fine di gettare le basi per una programmazione partecipata delle prossime attività da sviluppare nel quartiere. 

Gli eventi negli altri comuni 

In occasione del 25 Aprile, anche quest’anno, nella Villa Comunale "Falcone e Borsellino" di Cava de' Tirreni, in viale Crispi, l'associazione Agorà-Radio Vostok continuerà il progetto del “Giardino della Resistenza” con la piantumazione dell’“Acero Rosso” proponimento che si ripete dal 2015. “Gli aceri rossi – spiegano gli organizzatori - affondano le loro radici nel terreno e attingendo alla vita riportano alla luce, attraverso le foglie rosse, storie di uomini e donne che hanno donato con la loro resistenza, il loro sangue per la libertà, e per dare ai posteri la speranza per un paese libero dal nazifascismo” . Anche per quest'anno, saranno piantumati due aceri rossi con annesse targhe dedicate al Tenente Colonnello Donadio Armando, partigiano, eroe delle Quattro Giornate di Napoli; Gino Donè Paro, partigiano Brigata Piave (Cofondatore ANPI). Appuntamento alle 10 del 25 aprile nella Villa Comunale di Cava de’ Tirreni.L’iniziativa è patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Cava de’ Tirreni, e dell’Associazione Agorà e Radio Vostok, nell’ambito del progetto “Il Giardino della Resistenza”.

Musica e poesia per la Festa della Liberazione, per ricordare e commemorare partigiani e antifascisti: è così che l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), insieme alla Pro Loco Camerota APS e all’associazione BookCrossing “Camerota”, vogliono rendere omaggio a un giorno così importante, per la storia d’Italia. Il presidente associazione BookCrossing “Camerota” Angela Mea dichiara: “Il 25 aprile 1945 cominciò la liberazione delle grandi città italiane dal nazifascismo. L’Europa aveva vissuto uno dei più tragici conflitti della sua storia per perdite umane, per genocidi e per barbarie. Ancora oggi molti paesi della Terra sono teatro di lotte sanguinarie: guerre a volte dimenticate, guerre alle porte di casa nostra, ma tutte accomunate dalla violenza, dalla morte e dal massacro di gente innocente. Che questi eventi siano un monito per tutti noi; siamo chiamati a costruire la pace, ad alimentarla attraverso i nostri comportamenti, con la conoscenza e con una sana coscienza civile”. Un percorso itinerante, che partirà da Lentiscosa alle ore 16:30, nel ricordo del partigiano Salvatore Mazzeo, per spostarsi, poi, alle ore 17:30 a Licusati, dove verrà ricordato l’antifascista Giovanni Garofalo, e si concluderà alle ore 18:30 a Camerota, in memoria dei partigiani Vittorio Pellegrino e Francesco Cusati.

Il messaggio del presidente della Provincia Strianese:

Quest’anno festeggiamo il 25 aprile in presenza, come negli anni precedenti la pandemia, con i tradizionali momenti ufficiali, tra cui la simbolica deposizione della corona d’alloro al monumento dei caduti, in ricordo della liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Per il 77° anniversario della Liberazione finalmente ci liberiamo da molte restrizioni anti-Covid-19, ma ci ritroviamo afflitti da una nuova guerra, esplosa a due passi da casa nostra, che ci lascia sgomenti perché porta solo distruzione e morte, come tutte le guerre. L’Italia ha saputo resistere all’occupazione dei nazisti tedeschi e al collaborazionismo fascista. Attraverso la resistenza il nostro Paese è riuscito a liberarsi. Penso all’Ucraina che sta lottando contro l’invasione russa, come noi allora.“Dove fanno il deserto, lo chiamano pace” (Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant) scriveva lo storico latino Publio Cornelio Tacito in una sua opera. Oggi nel 2022, l’essere umano ancora utilizza le armi, pensando di risolvere le crisi, invece di ricorrere alla diplomazia. È inaccettabile. Sicuramente “la guerra più dura è la guerra contro sé stessi. Bisogna arrivare a disarmarsi” scriveva invece Atenagora I Patriarca di Costantinopoli, per aprirsi all’altro e per liberare innanzitutto noi stessi dalle costrizioni mentali che sappiamo costruirci addosso. Questo 25 aprile ci porti a riflettere proprio sulle tante forme di liberazione che dobbiamo perseguire. Dalle armi e dalle guerre che colpiscono l’intero mondo. Dal fascismo che ancora serpeggia. Ma anche da altri nemici che ci attaccano più o meno silenziosamente, come per esempio il cambiamento climatico e le disuguaglianze socio-economiche. Sono temi fondamentali che è necessario affrontare subito tutti insieme e che rappresentano, secondo me, una nuova modalità di resistenza.Che sia quindi un 25 aprile di liberazione a partire proprio dai nostri territori. Dobbiamo stringerci intorno alle nostre comunità locali per ridare fiducia alla gente provata ancora dalla pandemia e che ha bisogno di prospettive future di pace, di sviluppo economico e sostenibile. Dobbiamo costruire opportunità per i nostri giovani, serenità per le famiglie, rispetto per le donne e servizi efficienti ed efficaci per tutti i cittadini. In sintesi dobbiamo costruire un mondo diverso in cui fratellanza e solidarietà siano al centro della liberazione delle persone. La Provincia di Salerno si muove in questa direzione.Tutti noi vogliamo pace e non guerra, vogliano lasciare ai nostri figli un mondo migliore e libero: dai conflitti, dalle disuguaglianze, dai pregiudizi e da ogni forma di inquinamento. Buon 25 aprile di liberazione a tutti, a nome mio e dell’Amministrazione provinciale di Salerno.

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