Fiorai abusivi nei pressi dei cimiteri, la presa di posizione di Fenailp
La Fenailp chiede controlli sui venditori abusivi di fiori nei pressi dei cimiteri salernitani. "Come tutti gli anni - si legge nella nota di Fenailp - si assiste alla presenza di ambulanti improvvisati che vendono piante, fiori, lumini e cere davanti a cimiteri oppure nei pressi senza alcuna autorizzazione"
La Fenailp chiede controlli sui venditori abusivi di fiori nei pressi dei cimiteri salernitani. "Come tutti gli anni - si legge nella nota di Fenailp - si assiste alla presenza di ambulanti improvvisati (abusivi) che vendono piante, fiori, lumini e cere davanti a cimiteri oppure nei pressi senza alcuna autorizzazione, e senza alcun titolo, non solo, occupando il suolo pubblico ed omettendo pure il pagamento della tassa dei rifiuti solidi urbani secondo le tariffe vigenti".
"Fenomeno da combattere"
“Il venditore abusivo è l’ultimo anello di una catena ben strutturata che opera in totale dispregio delle norme commerciali e fiscali che non di rado ha collegamenti anche con la criminalità organizzata, afferma Sabato Pecoraro presidente della Fenailp. "Il fenomeno dell’abusivismo collegato alla vendita delle piante e dei fiori esiste tutto l’anno - continua Pecoraro - ma diventa esplosivo in occasione di certe ricorrenze, come appunto quella della commemorazione dei defunti. È questo fenomeno sommerso lo si può combatterlo solo ed esclusivamente con controlli efficaci, mirati e sanzionare quanto accertato. Pertanto, sarebbe auspicabile un servizio mirato e a largo raggio nella città di Salerno e nella zona circostante il cimitero, volto al contrasto delle attività abusive, da parte delle Forze di Polizia e dei Vigili Urbani. La costanza dei controlli, ha continuato Pecoraro, è molto importante, anzi, bisognerebbe intensificarli in quanto l’azione di contrasto ai venditori abusivi è fondamentale, sia per rispetto nei confronti dei fioristi regolari, che osservano le regole e pagano le tasse, sia per evitare di foraggiare il mercato illegale dell’abusivismo”.