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Cronaca Nocera Superiore

Inquinamento fiume Sarno, sequestrata azienda a Nocera Superiore: denunciati i proprietari

Si tratta de "La Betoncave" noto stabilimento industriale per la produzione di conglomerati cementizi e dotato di un impianto difrantumazione ed un impianto di produzione di calcestruzzo

Proseguono le indagini della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore ed i controlli dei Carabinieri del Comando per la Tutela Ambientale nei confronti delle aziende situate nel bacino del fiume Sarno e dai suoi affluentiper contrastare le attività illegali che contribuiscono all'inquinamento del corso d'acqua. Nel corso delle ultimesettimane, infatti, i carabinieri del Noe di Salerno hanno effettuato altri accessi presso gli opifici industriali operantinell'area di bacino del Sarno e dei suoi principali tributari, i torrenti Solofrana e Cavaiola.

Il sequestro 

Oggi, al termine delle indagini disposte dal Sostituto Procuratore Roberto Lenza e coordinate dal Procuratore della Repubblica Antonio Centore, accoglienza la richiesta della locale Procura, il Gip del tribunale nocerino ha emesso un decreto di sequestro preventivo dell'impianto della società “La Betoncave” situato a Nocera Superiore su una superficiedi circa 20.000 mq, noto stabilimento industriale per la produzione di conglomerati cementizi e dotato di un impianto difrantumazione ed un impianto di produzione di calcestruzzo.Al termine delle indagini i legali rappresentanti sono stati deferiti in stato di libertà per i reati connessi allo scarico illecito di reflui industriali. Nel corso del sopralluogo i militari del Noe, infatti, hanno accertato che l'azienda non è in possesso di alcunaautorizzazione allo scarico in corpo idrico superficiale delle acque reflue industriali prodotte che venivano, pertanto,convogliate, illecitamente, nell'Alveo S. Croce affluente del torrente Cavaiola. E’ stato verificato, inoltre, che i reflui di dilavamento dei piazzali, interessati dallo stoccaggio di consistentiquantità di materiali e rifiuti inerti ed inevitabilmente anche dall'esercizio di operazioni connesse con le attività(operazioni di carico e scarico da parte di autocarri e di rifornimento carburante/gasolio con rilascio di oli odidrocarburi), trasportando con sé elementi residuali inquinanti connessi all'attività produttiva  e miscelandosi con questi, perdono la loro connotazione  originaria di fenomeno naturale, neutro per l'ecosistema, per acquisire, invece, gli elementi tipici dei reflui industriali,  dannosi per  l'ambiente.

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