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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro / Corso Garibaldi

"Enel, sotto processo ci sei tu", in città il flashmob di Greenpeace

Anche a Salerno, il flashmob di protesta contro la politica energetica di Enel, "la prima azienda in Italia responsabile dell'uso del carbone, la fonte più dannosa per il clima e la salute", come sottolineato dagli attivisti

Si è tenuto il 10 aprile, anche nella nostra città, il flashmob di protesta di Greenpeace, contro la politica energetica di Enel, "prima azienda in Italia responsabile dell’uso del carbone, la fonte più dannosa per il clima e la salute dell’uomo", come spiegato dagli attivisti. "Enel, sotto processo ci sei tu!”: questo lo slogan dell'iniziativa che si è tenuta su Corso Garibaldi , suscitando forte curiosità tra i salernitani.

"Vogliamo ribadire che siamo pronti a pagare per le nostre azioni di protesta,ma pensiamo anche che sotto processo dovrebbe esserci chi distrugge il clima e l’ambiente, non chi lo difende - spiegano i volontari di Greenpeace, riferendosi a due passaggi giudiziari previsti per oggi -Sono imputati venticinque attivisti di Greenpeace per l’azione del 13 dicembre 2006, in cui fu occupata per tre giorni la centrale di Porto Tolle, nel Parco del Delta del Po : Enel vorrebbe convertirla a carbone nonostante la presenza, proprio davanti all’impianto, del più grande terminal gasiero offshore del mondo. Altro passaggio giudiziario riguarda la decisione che prenderà il Consiglio di Stato sulla necessità o meno di rifare da capo la Valutazione dell’Impatto Ambientale per la conversione a carbone della centrale di Porto Tolle".

Già condannata per la centrale di Porto Tolle, processo penale, conclusosi in Cassazione il 27 aprile 2011 che ha accertato i reati di violazione della normativa sull’inquinamento atmosferico e danneggiamento aggravato in relazione al funzionamento a olio combustibile dell’impianto, Enel, secondo Greenpeace "è riuscita a far cambiare ben due leggi, una nazionale e una regionale, pur di realizzare un progetto assurdo (una centrale a carbone in un parco naturale) altrimenti già bocciato". Gli ambientalisti, intanto, hanno lanciato nei scorsi giorni la campagna FacciamoLucesuEnel.org, un’investigazione sui danni e i costi che il business del carbone di Enel infligge al Paese.
 

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