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Cronaca

Specializzandi costretti a fare flessioni all'Unisa: c'è l'inchiesta

Il caso del professor Nicola Maffulli, e le accuse frutto anche di una serie di video, entra dunque dritto in una indagine affidata al pm Katia Cardillo, procedimento al momento contro ignoti

La Procura di Salerno ha aperto un fascicolo sul caso degli specializzandi della Scuola di Ortopedia che, secondo quanto denunciato, erano costretti a fare flessioni qualora si fossero presentati in ritardo rispetto alle 6.30, ora fissata per l'inizio dello svolgimento dell'attività formativa. Dopo la denuncia, la sospensione del professore dalla direzione della scuola e l'istruttoria interna dell'Università di Salerno scatta, dunque, anche una indagine penale.

L'inchiesta 

Il caso del professor Nicola Maffulli, e le accuse frutto anche di una serie di video, entra dunque dritto in una indagine affidata al pm Katia Cardillo, procedimento al momento contro ignoti. "Non voglio entrare nel merito dell'inchiesta. Stiamo cercando di capire cosa sia successo", commenta il procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli. "Non sono a conoscenza di questa indagine - dice invece l'avvocato Luca Imposimato, legale di Maffulli - vedremo di cosa si tratta e valuteremo il da farsi". Sarebbero già stati sentiti alcuni protagonisti della storia, come il presidente dell'Associazione liberi Specializzandi, Massimo Minerva, che aveva denunciato la vicenda a varie istituzioni. Intanto, sui social, tanti studenti raccontano di condizioni di lavoro sempre più difficili, non sono da Salerno ma anche da Lombardia, Veneto, Toscana.

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