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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Inquinamento Fonderie Pisano, la Procura fa appello: esulta Lorenzo Forte

La pubblica accusa, quindi, non ha condiviso la decisione emessa dal Gup Zambrano ritenendo che la sentenza vada modificata per accertare la presunta responsabilità penale a carico degli imputati

La Procura di Salerno ha proposto appello avverso alla sentenza di primo grado emessa nel processo a carico dei componenti del consiglio di amministrazione della Fonderia Pisano e di altri soggetti imputati: la pubblica accusa, quindi, non ha condiviso la decisione emessa dal Gup Zambrano ritenendo che la sentenza vada modificata per accertare la presunta responsabilità penale a carico degli imputati. 

Il commento

Soddisfatto il presidente del comitato “Salute e Vita” Lorenzo Forte: “Esprimiamo grande soddisfazione per questa scelta della Procura e annunciamo sin da ora che saremo presenti al loro fianco,   come parte civile, rappresentati con decisione   dal nostro avvocato Fabio Torluccio, perché siamo convinti che i reati contestati dall’impianto accusatorio delle indagini della Procura si siano tutti consumati e pertanto auspichiamo in una condanna piena nei confronti degli imputati per i reati commessi contro la popolazione e contro l’ambiente”.  L’appello è molto corposo, consta di circa 40 pagine, nelle quali la Procura censura punto per punto la statuizione di primo grado: di conseguenza nei prossimi mesi verrà fissata l’udienza davanti alla Corte di Appello di Salerno per proseguire il giudizio.  “Si tenga anche conto- aggiunge Forte - che precedentemente il difensore dei Pisano ha proposto ricorso per Cassazione per contestare la condanna dell’unico reato loro ascritto e per ottenere di conseguenza la piena assoluzione; sull’altro fronte, con questa scelta, la Procura si dimostra convinta dei capi di imputazioni per i gravi reati commessi e noi siamo determinati a partecipare a questo processo come parte civile per andare fino in fondo a questa triste vicenda ed ottenere finalmente giustizia piena, anche perché a tutt’oggi l’aria nella Valle dell’Irno  è irrespirabile e la popolazione soffre le conseguenze di un’attività industriale che sta avvelenando ormai da troppo tempo l’aria e l’ambiente della nostra città”.  Nelle prossime settimane il comitato renderà pubbliche anche le evidenze scientifiche che sono contenute nella relazione conclusive dello Studio Spes, che – conclude Forte – “conferma che il territorio e la popolazione  della Valle dell’Irno sono stati profondamente danneggiati e che sussistente un quadro ambientale gravissimo”.  

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