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Cronaca

Caso Pisano, il comitato Salute e Vita risponde all'assessore Calabrese

Forte: "L'assessore Calabrese è troppo preso dallo studio burocratico delle carte e poco attento alle preoccupazioni delle persone che ogni giorno vivono una situazione precaria esposti ad agenti inquinanti che mettono a rischio la salute"

Non è piaciuta al comitato Salute e Vita la   risposta dell'assessore all'Ambiente Gerardo Calabrese in merito alla mancata costituzione di parte civile del Comune di Salerno, nel processo Fonderie Pisano. Non si lascia attendere, la replica dello stesso comitato: "In tutte le  occasioni, sia nell'incontro  ufficiale con il comitato Salute e Vita e l'Assessore all'ambiente Calabrese tenutosi nel mese di Marzo, sia nell'incontro ufficiale di aprile del Comitato con il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, abbiamo consegnato nella mani dell'assessore Calabrese i capi d'imputazione relativi al processo in oggetto e su questo procedimento l'assessore ha garantito e annunciato la costituzione di parte civile dell'Ente, pertanto al di là della non notifica da parte della procura, lo stesso e l'amministrazione comunale erano ampiamente informati del processo", spiega il portavoce Lorenzo Forte.

"Inoltre ricordiamo per cronaca che la notizia è stata annunciata su tutti i giornali e le televisioni che hanno sempre annunciato e confermato la costituzione di parte civile del Comune di Salerno senza che ci sia mai stata una smentita da parte dell'Ente", aggiunge. Secondo il comitato, la possibilità che il 22 settembre il Comune possa ancora costituire come parte civile, sottoliniamo esiste  solo perchè il giudice monocratico Cantillo non ha aperto il dibattimento, in quanto il difensore di Pisano, Scarlato, ha formulato la richiesta di patteggiamento che non si è conclusa solo perchè era assente il PM Olivieri titolare delle indagine, ma se lo stesso fosse stato presente, si sarebbe concluso e non ci sarebbe più stata la possibilità da parte del Comune di costituirsi parte civile". Circa la mancanza di presupposti e dati che permetterebbero al Comune di Salerno di  fare un ordinanza di chiusura dell'impianto delle Fonderie, ancora, il Comitato ribadisce di non aver mai chiesto alla stessa amministrazione di fare questa ordinanza, ma semplicemente di prendere provvedimenti ad horas in quanto i dati forniti dai rilevamenti dell'Arpac, definitivi per quanto riguarda i sedimenti del Fiume Irno che riportano valori  di metalli pesanti e idrocarburi al di sopra di gran lunga dei valori previste dalla legge a valle della Fonderia, e quelli parziali relativi all'aria e alla presenza di PM 10 al di sopra dei limiti di legge.

"L'assessore Calabrese è troppo preso dallo studio burocratico delle carte e poco attento alle preoccupazioni delle persone che ogni giorno vivono una situazione precaria esposti ad agenti inquinanti che mettono a rischio la salute degli stessi - continuano dal Comitato - In merito alle  accuse mosse dallo stesso  assessore che afferma che le nostre dichiarazioni sono da considerarsi pretestuose e non veritiere, unicamente tese a mistificare la realtà mediante alterazione dei fatti e dei loro presupposti nel tentativo infruttuoso di strumentalizzare la vicenda, rimandiamo al mittente le accuse ribadendo che sia necessaria una discontinuità su come è stata gestita attualmente la politica ambientale e di tutela in questa città, ricordando che siamo la  quinta città d' Italia per sforamenti relativi alle polveri sottili di PM10, e riaffermando la necessità  di sostituirlo revocando la delega all'ambiente all'assessore che conferma con questa nota la nostra tesi, ovvero di essere eccessivamente attento alla burocrazia  trincerandosi troppo spesso  dietro le carte e poco alle persone, mostrando una  scarsa sensibilità politica ambientale chiara, fatta di scelte politiche volte alla salvaguardia  della salute dei cittadini", hanno concluso, chiedendo, infine, a che punto siano gli impegni presi nel mese di aprile da parte dell'amministrazione comunale dal sindaco e dall'assessore (tra cui gli studi sull'amianto che erano stati annunciati e gli esiti alle richieste di collaborazione con il ministero della Salute).
 

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