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Cronaca

No alle Fonderie, Comitato Salute e Vita: “Intervenga Strasburgo”

L’annuncio è di Lorenzo Forte, presidente del Comitato che ieri ha tenuto una conferenza stampa per fornire ulteriori dati Arpac e annunciare le prossime iniziative di lotta

“Siamo pronti a rivolgerci al Tribunale Internazionale per i Diritti umani. Intervenga Strasburgo a tutela della salute dei cittadini”. Lorenzo Forte, presidente dell’Associazione Salute e Vita, annuncia la prossima, drastica iniziativa che sarà messa in campo dagli attivisti anti-Fonderie. “Il nostro no alla riapertura è una battaglia di legalità – ribadisce Forte nella conferenza stampa indetta stamattina – abbiamo appreso che le Fonderie Pisano potrebbero riaprire. Chiediamo che restino chiuse, come da decreto, per almeno 60 giorni, in attesa di nuovi provvedimenti. I dati Arpac che certifica per legge – dunque gli unici dati che per noi contino -– dimostrano inquinamento perenne di suolo, acqua, aria. Questi dati accertano che le centraline segnalano sforamento di PM 10 solo nei giorni feriali”. Una pausa e aggiunge: “Nel 2015, gli sforamenti della centralina di Fratte, quindi nei pressi delle Fonderie, sono stati oltre 50. Premesso che secondo noi non si può mettere a norma la struttura né basterebbero un corso per la gestione dei rifiuti oppure l’acquisto di un aspiratore a Torino, ci atteniamo ai fatti, ai dati e non alle opinioni e aggiungiamo che nel periodo di novembre-dicembre 2015 la centralina di via Vernieri, quindi quella collegata anche a “Luci d’Artista”, ha rilevato uno sforamento nettamente inferiore al numero di volte della centralina di Fratte, nei giorni feriali. Abbiamo contattato anche il pool di avvocati che hanno seguito la vertenza ILVA a Taranto e siamo pronti a dare battaglia in tutte le sedi. Pronti a rivolgerci al Tribunale Internazionale”.

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