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Cronaca

Fonderie Pisano, Forte: "Mai ricevuto alcuna diffida, vogliono intimidirmi"

Esplode la polemica tra il comitato "Salute e Vita" e i vertici della società proprietaria dello stabilimento di via Dei Greci

La notizia di una possibile diffida che sarebbe stata inviata dalla famiglia Pisano a tutti i componenti dell’associazione “Salute e Vita”, da tempo in prima linea contro la permanenza delle Fonderie in via Dei Greci, provoca l’ira del portavoce Lorenzo Forte, che, sabato 24 marzo alle 11, presso il bar Verdi, terrà una conferenza stampa per ribadire la sua posizione.

Il commento

Forte, in una nota, si dice stupito per questa indiscrezione: “Ad oggi non ho ricevuto alcuna comunicazione da parte dello studio Sica che rappresenta la famiglia Pisano. E’ incomprensibile come tale comunicazione sia stata resa nota prima alla stampa che ai destinatari e che in esso sia stato riportato pubblicamente l’indirizzo di casa del sottoscritto, in piena violazione delle norme sulla privacy. Ricordo che l’associazione possiede una Pec che si presume nota ai Pisano perché il loro avvocato Lorenzo Lentini ci ha notificato il ricorso al Tar, ma nulla è arrivata a tale indirizzo email certificato nè presso l’indirizzo dell’associazione e quello privato del sottoscritto, pertanto stigmatizzo tale condotta che qualifica il comportamento lesivo dei Pisano nei mie confronti”. Per Forte, questa notizia, “”sia per i contenuti della diffida che per le modalità con cui quest’ultima è stata resa pubblica, mi procura grave timore per l’incolumità mia e di tutti i componenti dell’associazione “Salute e Vita”. Tale atto sembra l’ennesimo tentativo intimidatorio e offensivo che mi viene rivolto”.

Non solo. Il leader dell’associazione “A tale proposito ricordo le parole pronunciate, durante il programma di approfondimento settimanale Viaggio nei quartieri di TV Oggi nel 2013, da un parente dei Pisano che raggiunto telefonicamente al numero della ditta Fonderie Pisano, m’invitava a  tapparmi la bocca sostenendo che le mie dichiarazioni erano solo sciocchezze. A tali pesanti dichiarazioni sono seguite nel tempo delle minacce esplicite su Facebook da parte di un consulente della famiglia Pisano, Antonio Coppolecchia, il quale prima annunciava che presto sarei stato ritrovato in un forno crematorio e poi mi rivolgeva offese omofobe e discriminatorie. Pertanto, l’inquietante episodio di oggi, è solo l’ultimo capitolo di un’azione intimidatoria cominciata tempo addietro e che non può lasciare indifferenti, e difatti mi procura un forte disagio e preoccupazione”. E che “tale diffida risulta inoltre offensiva in quanto per quanto scritto s’insinua che Enti ed Istituzioni che lavorano in autonomia (Magistratura, Corte di Cassazione, Governatore e Dirigenti della Regione Campania solo per citarne alcuni) possano essere stati influenzati da dichiarazioni del sottoscritto".

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