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Cronaca

Residenti esasperati dalle Fonderie Pisano, il sindaco di Salerno scrive all'Arpac

Napoli: "I cittadini lamentano soprattutto la notevole ricaduta negativa sulla qualità della vita della esposizione a tale fastidio, giacché nella percezione degli istanti risulta abbondantemente superata la soglia della normale tollerabilità"

Riflettori puntati sul caso delle Fonderie Pisano: il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, questa mattina ha inviato una comunicazione All’Arpac, precisamente al Dipartimento di Prevenzione, per ribadire i disagi vissuti ogni giorni dai residenti, a causa dell'aria resa irrespirabile, presumibilmente, per i fumi emessi dalla fabbrica.

La lettera del primo cittadino

“Quotidianamente questa amministrazione riceve segnalazioni relative ad emissioni maleodoranti provenienti dalle fonderie Pisano. I cittadini lamentano soprattutto la notevole ricaduta negativa sulla qualità della  vita  della esposizione a tale  fastidio, giacché  nella percezione degli istanti risulta abbondantemente superata  la soglia della normale tollerabilità, tanto da paventare persino  il pericolo di ripercussioni  sulla salute.

Le proteste dei cittadini  evocano interventi risolutivi e sono riportate dalla stampa locale, in maniera pressante e frequente, tanto da ingenerare allarme sociale. A tale proposito sono finanche, pervenuti appelli  a firma  di comitati cittadini, a che siano esercitati  poteri straordinari,  volti a far cessare questo stato di fatto. Orbene, come è noto, l’uso degli strumenti eccezionali richiesti,  può essere giustificato solo laddove manchino strumenti ordinari e adeguati alla soluzione della problematica ambientale prospettata e accertata dagli organi competenti, infatti in  carenza di  riscontri tecnici, si tratterebbe di  mere e soggettive molestie olfattive.

Pertanto si ritiene necessario  che  la questione sia affrontata in via definitiva e in termini oggettivi mediante l’accertamento tecnico di competenza delle autorità in  indirizzo, volto a stabilire se le emissioni odorigene,  provenienti dall’esercizio dell’opificio Pisano, siano contenute nei parametri di legge e ove, invece, siano accertati sforamenti dai valori limite di emissioni  delle concentrazioni  odorigene, si provveda  con ogni urgenza ad adottare i provvedimenti conseguenziali idonei a ripristinare condizioni di normalità,  al fine di scongiurare qualsiasi pericolo per la cittadinanza”.  
 

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