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Cronaca

Fonderie Pisano, rinviata l'udienza ad ottobre: comitati contro la Regione

L'avvocato Marchetti (Codacons): "Solo ieri si registravano fumi e polveri provenienti dalle Fonderie Pisano ampiamente documentate e filmate"

Si è tenuta, oggi,l’udienza delle repliche dei pubblici ministeri dinanzi al Gup Zambrano del tribunale di Salerno per le Fonderie Pisano, dove il Codacons, presente con l’avvocato Matteo Marchetti, è costituito parte civile insieme ad altre 50 persone. Il processo è stato rinviato al 20 ottobre prossimo. “Ora si spera che effettivamente  da quella data possa attendersi solo il dispositivo” dichiara Marchetti. Anche perché - denuncia - “solo ieri si registravano fumi e polveri provenienti dalle Fonderie Pisano ampiamente documentate e filmate”.  Per questo il Codacons presenterà un’altra denuncia alla Procura della Repubblica di Salerno.  

La polemica

Oggi, presso il Tribunale di Salerno, si è tenuta l’udienza in cui il Comitato e l’Associazione Salute e Vita erano costituiti parte civile, con le associazioni WWF, Legambiente Campania, Medicina Democratica ed Impatto Ecosostenibile, rappresentate dall’avvocato Fabio Torluccio, insieme al Codacons, con l’avvocato Marchetti A costituirsi parte civile sono stati anche il Ministero dell’Ambiente con il Ministro Sergio Costa ed i Comuni di Baronissi, Pellezzano (rappresentati dall’avvocato Fabio Torluccio) e, anche il Comune di Salerno. “In questa filiera istituzionale – sottolinea il presidente del comitato Lorenzo Forte - risultava un grande assente: la Regione Campania, i cui rappresentanti hanno tradito ancora una volta la popolazione che soffre, si ammala e muore, grazie alla politica complice del governatore Vincenzo De Luca insieme al suo vicepresidente Fulvio Bonavitacola. Ancora una volta hanno avuto la capacità di mentire, affermando fino all’ultimo che si sarebbero costituiti parte civile nella prima udienza del processo, cosa mai avvenuta”. Di qui l’affondo: “Unica istituzione assente, la Regione Campania che ha, tra l’altro, fornito l’Aia - Autorizzazione Integrata Ambientale - illecita, illegittima ed inefficace, secondo la Procura nel 2012, e che vede anche un suo ex dirigente in pensione, Setaro, mentre ci sono anche   cinque funzionari e tre dirigenti dell’Arpac di Salerno (organo della Regione Campania), imputati in un processo in cui sono stati rinviati a giudizio per aver falsificato i dati della società dei Pisano, per controlli effettuati sin dal 2013.

Per Forte “anche stavolta, con un’evidente strategia da parte della difesa, la famiglia Pisano tenta di sfuggire alla legge e fa rinviare la causa, chiedendo di fare le repliche in un’altra udienza, in quanto assenti i loro avvocati amministrativi. Auspichiamo che, per questi reati, sarà condannata in primo grado, per la prima volta, avendo sempre scelto i patteggiamenti, con una sentenza che ci auguriamo sia di condanna piena, perché, nonostante il tentativo di prendere ancora tempo ed il rinvio ad ottobre, i Pubblici Ministeri hanno confermato tutto l’impianto accusatorio”. Inoltre sottolinea che “il tradimento della Regione Campania nei confronti di un popolo avvelenato e di bambini che si ammalano nella Valle dell’Irno, e constatiamo che Vincenzo De Luca di fatto è dalla parte di un imprenditore disonesto che inquina. Lo scorso 15 maggio ha affermato di voler chiudere la fonderia perché “aveva la sensazione che non potesse essere riaperta”. Una delle tante promesse non mantenute, visto che da gennaio 2020, di fatto, nasconde lo studio SPES, uno studio che dimostra, nel sangue dei cittadini, la presenza dei veleni della Fonderia Pisano. Inoltre, lo scorso 20 aprile, in pieno lockdown, quando la popolazione era rinchiusa in casa e la stampa era rivolta al pericolo Covid, ha frettolosamente garantito una nuova AIA alla Fonderia che, ricordiamo, il 2 luglio abbiamo impugnato di fronte al Tar, perché ancora una volta hanno commesso, a nostro giudizio, delle gravi violazioni di legge.Ad un governatore ed al suo vicepresidente, che non tutelano l’ambiente, la vita e la salute dei loro cittadini, ai traditori dell’articolo 32 della Costituzione sul diritto alla salute, che in questo processo dovevano essere i primi a volersi ritrovare in prima linea per chiedere verità e giustizia, non permetteremo di fare una campagna elettorale sulla nostra pelle.”

Il processo

L’avvocato Fabio Torluccio aggiorna sul processo: “Oggi la dottoressa Polito, insieme al PM Guarriello, ha replicato a tutte le difese degli imputati, sottolineando che è provata la responsabilità dei reati, così come contestati. La dottoressa Polito ha poi richiesto l’acquisizione della sentenza del Tar, dalla quale emergono una serie di violazioni amministrative e di natura ambientale. È stata depositata ed acquisita una memoria che illustra ancora una volta la sussistenza delle violazioni amministrative, e quindi a conforto dell’impianto accusatorio, è stata anche acquisita questa memoria a firma Arpac. Il processo è poi stato rinviato al prossimo 22 ottobre, concedendo agli avvocati la possibilità di depositare delle memorie, almeno sette giorni prima dell’udienza. Questa di ottobre dovrebbe essere l’ultima udienza, prima dell’emissione della sentenza finale”.

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