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Avvocato Sica: "Denigratorio il paragone tra le Fonderie Pisano e l'Ilva"

Sica: "Saranno valutate tutte le opportune iniziative anche in ordine al comunicato del Codacons, non tanto in merito al legittimo esercizio della tutela collettiva che si preannunzia, quanto per tono, contenuto e tenore di tale preavviso"

E' dura la presa di posizione della Fonderia Pisano Spa in merito alle: "Molteplici e fuorvianti notizie che si susseguono sugli organi di stampa circa presunti abusi ed illeciti comportamenti da essa ipoteticamente posti in essere nel corso della propria attività, con l’enfatizzazione di atti  endoprocessuali e soprattutto non definitivi, e meno che mai supportati da riscontri ottenuti all’esito del necessario contraddittorio tecnico". L'azienda, infatti, ha dato mandato all'avvocato Salvatore Sica, per intraprendere tutte le iniziativa di legge in relazione alla vicenda. 

La nota

"In particolare - spiega Sica - saranno valutate tutte le opportune iniziative anche in ordine al comunicato del Codacons, non tanto in merito al legittimo esercizio della tutela collettiva che si preannunzia, quanto per tono, contenuto e tenore di tale preavviso, che pone in parallelo la situazione della scrivente azienda con la vicenda dell’Ilva di Taranto: raffronto questo che è del tutto  infondato in fatto e in diritto". Secondo l'avvocato, infatti, le due vicende non possono in alcun modo essere messe in relazione data la disparità di dimensione dell'Ilva, la più grande acciaieria di Europa: "Che si estende su circa 15 milioni di metri quadri, una superficie pari a più del doppio dell’intera città di Taranto, e occupa 12mila dipendenti diretti e trasforma oltre 20 milioni di tonnellate di materie prime". Oltre alle dimensioni ed alle infrastrutture interne, esiste anche una diversa realtà aziendale dato che la Fonderia Pisano è: "Una fonderia di seconda fusione e, quindi, non è strutturata per lavorare le materie prime, ma unicamente per trasformare i pezzi di ghisa in altri pezzi di ghisa. Non ha una lavorazione a ciclo continuo ed ha una produzione annuale più o meno pari (nella migliore delle ipotesi) alla produzione giornaliera dell’Ilva" spiega Sica. "E' evidente - incalza l'avvocato - la strumentalità del richiamo alla vicenda Ilva, che potrebbe ingenerare l’errato convincimento che siano comparabili le due situazioni mentre anche in linea teorica il paragone non regge,  soprattutto in riferimento alla sostanziale differenza in termini di impatto ambientale rispetto alla lavorazione delle materie prime (che non avviene nello stabilimento di Fratte). Per cui la strumentale comparazione con l’Ilva  sottolinea lo scopo del  tutto denigratorio. In conclusione, lo scrivente è costretto  nuovamente a precisare che l’azienda non intende tollerare ulteriormente il gravissimo clima che si intende creare  intorno alle vicende giudiziarie e/o amministrative, fin qui, ove concluse, con piena esclusione di illeciti riconducibili all’attività aziendale, soprattutto, per quel che qui interessa,  nell’attualità, e perseguirà, quindi, sul piano civile e penale chi se ne sta rendendo artefice" conclude Sica.

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