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Cronaca Sicignano degli Alburni

Frecciarossa nel Vallo di Diano, ma non è vero: la polemica contro Trenitalia

Nel mirino del comitato per la Sicignano-Lagonegro finisce lo spot presente sul sito delle Ferrovie dello Stato che annuncia l'arrivo del Frecciarossa nel Cilento e anche Vallo di Diano senza considerare

Esplode la polemica nella zona sud della provincia di Salerno per la presenza sul sito ufficiale di Trenitalia di una pubblicità che annuncia l'arrivo del Frecciarossa nel Cilento e anche Vallo di Diano senza considerare che il treno, nella zona valdianese, non arriva più da trent'anni. Tale pubblicità induce, quindi, i turisti a pensare di poter facilmente raggiungere Atena, Casalbuono, Montesano, Padula, Polla, Sala Consilina. Ma in realtà non è così. “Questa Eventualità – denunciano dal comitato pro Sicignano Lagronegro - che si sarebbe potuta concretizzare se la richiesta della Regione Campania alla Regione Basilicata, grazie all'interessamento di Corrado Matera, volta a far fermare il Frecciarossa 1000 Taranto/Milano a Sicignano. Peccato, però, che ciò non accade e non ci è dato sapere se la Basilicata abbia risposto all'assessore al Turismo campano e in caso affermativo cosa abbia scritto”.

Di qui l’ira del presidente Rocco Panetta: "E' una vergogna, siamo cornuti e mazziati. Mi devono spiegare come fanno i turisti ad arrivare nel Vallo senza la fermata del Frecciarossa 1000 a Sicignano". La pubblicità, infatti, sarebbe stata veritiera se ci fosse stata la fermata nella stazione da cui si diramava la linea per Lagonegro e con l'istituzione di un servizio bus di Trenitalia (il Freccialink) in coincidenza da e per il Vallo. "Penso sia assurdo tutto questo – aggiunge  - occorre non menzionare nella pubblicità il Vallo e le strutture ricettive elencate che comprendono i comuni di Atena Lucana, Buccino, Casalbuono, Montesano sulla Marcellana, Padula, Polla, Sala Consilina e Teggiano. Il tutto perchè sono irraggiungibili dai turisti che usano i treni Frecciarossa pubblicizzati che, lo ricordiamo, fermano ad Agropoli, Vallo della Lucania e Sapri, località del Cilento".

Evidentemente – fanno sapere dal cimitato - la Regione Campania “continua a dimenticare il Vallo di Diano e considerare i suoi cittadini che pure sono elettori e hanno dei diritti civici, di fascia più bassa”. Nel Cilento si è puntato sulle ferrovie, potenziando una linea già attiva, sul Metrò del Mare, sul Frecciarossa. “Tutte iniziative lodevoli che – sottolineano - il Comitato appoggia senza se e senza ma. Il Vallo, invece, è dimenticato a tutti gli effetti. I sindaci presenti a Santa Maria di Castellabate, oltre appunto alla presenza, non hanno saputo alzare la voce per tutelare i loro territori rimanendo isolati e consapevoli del fatto che mai vi sarà uno sviluppo turistico senza ripensare alle dinamiche trasportistiche dell'area. Oltre il danno, la beffa, verrebbe da dire”.

Il Comitato ribadisce la necessità di far fermare il Frecciarossa 1000 a Sicignano in coincidenza con i bus da e per il Vallo, nella speranza che i sostitutivi arrivino sino al piazzale della stazione senza girare alla curva precedente al passaggio a livello o sostare presso un area di ristoro,a 2 km di distanza dallo scalo ferroviario, e che il quadro orario nella stessa stazione di Sicignano venga aggiornato. “La situazione è a dir poco inaccettabile, considerando anche che nemmeno Italobus dà più le comodità ai viaggiatori, visti i tempi di attesa elevatissimi nell'interscambio treno/bus a Salerno. Da oggi apprendiamo dunque che il Vallo di Diano è stato oscurato dalla politica e dai progetti di sviluppo del territorio, il presidente De Luca in radio aveva aperto chiaramente al ripristino della Sicignano-Lagonegro e oggi, invece, dimentica il Vallo di Diano come se non facesse parte della Regione da lui governata. Amarezza e rabbia sono gli unici stati d'animo possibili per una situazione che definire vergognosa è un eufemismo” concludono glie sponenti del comitato.

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