rotate-mobile
Cronaca

Fatture false ed autoriciclaggio: arresti e sequestri nel salernitano

È di sette misure cautelari ed un sequestro da venti milioni di euro il bilancio dell'operazione condotta dalla Guardia di Finanza

Questa mattina i finanzieri del comando provinciale di Salerno, coordinati dalla Procura della Repubblica di Salerno, hanno eseguito sette ordinanze applicative di misure cautelari emesse dalla Direzione Distrettuale Antimafia per una serie di ipotesi di reato (tra i quali, evasione dell'Iva, emissione di fatture per operazioni inesistenti ed autoriciclaggio) con l'aggravante, ritenuta sussistente a carico di due indagati, di aver agevolato il clan Moccia di Afragola.

L'operazione

Contestualmente è stato disposto il sequestro di denaro e beni per circa 20 milioni di euro ritenuti frutto delle frodi fiscali. Nell’operazione due persone (F.D'A - classe 1982; A.C. - classe 1967) sono finite in carcere ed una (A.B. - classe 1958) ai domiciliari. Nei confronti di altre quattro persone (A.C  - classe 1988; G.I. - classe 1945; V.D.B  - classe 1981; V.D.C. - classe 1993), invece, è stato emesso un provvedimento di divieto temporaneo di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche ed imprese. 

Le indagini

Gli indagati, secondo quanto accertato dai finanzieri di Eboli, avrebbero messo su un complesso sistema di frode, finalizzato ad evadere l'Iva sfruttando società cartiere di cui beneficiavano anche organizzazioni criminali di stampo camorristico. Con la complicità di consulenti fiscali compiacenti, venivano utilizzate delle "lettere di intento" per permettere alle società cartiere di acquisire la qualifica di esportatore abituale, condizione fondamentale per acuistare carburante esentato. Il "sistema" era stato già portato allo scoperto nell'aprile 2021, quando un'indagine fece emergere l'esistenza di un'associazione a delinquere che aveva il proprio fulcro in un'attività romana esercente commercio all'ingrosso di prodotti petroliferi, facente capo alla famiglia Di Cesare. All'interno di tale sistema sembrano, allo stato delle investigazioni, da collocarsi le condotte oggetto d'indagine, realizzate attraverso due società operanti nel salernitano e di fatto gestite da indiziati di appartenenza alla associazione a delinquere romana, alcuni dei quali ritenuti partecipi di organizzazione di stampo camorristico operante in territorio campano. Ad essere coinvolti, inoltre, anche professionisti salernitani e dell'agro nocerino- sarnese che si sarebbero occupati degli adempimenti fiscali e societari strumentali alla realizzazione delle frodi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fatture false ed autoriciclaggio: arresti e sequestri nel salernitano

SalernoToday è in caricamento