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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Pagani

Sgominata la banda dei furti d'auto: cinque arresti tra Angri, Pagani e San Marzano

I furti sono stati commessi, attraverso l’utilizzo di un sistema di accensione fraudolento (centralina), nei comuni di Salerno, Battipaglia e Bellizzi

Furti dì auto nel salernitano, scattano cinque arresti. I carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Battipaglia hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Salerno, su richiesta del pubblico ministero Rinaldi, che ha coordinato le indagini. I militari, in particolare, hanno arrestato un 61enne di Angri, G.G, che è stato condotto in carcere; S.G. di 57 anni e G.G di 30 anni, padre e figlio di Pagani, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari insieme A.P. di 49 anni, residente a San Marzano sul Sarno; infine, D.C di 34 anni, anch’egli di San Marzano sul Sarno, è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza. 

I furti 

Tra dicembre 2018 e luglio 2019, i militari hanno condotto un’inchiesta su alcuni furti di automobile. Le indagini, consistite nell’interpolazione dei dati di video sorveglianza, tabulati e accesso ai varchi autostradali, hanno permesso di raccogliere elementi a carico dei cinque ritenuti responsabili, a vario titolo, del furto di nove veicoli (tutti appartenenti al Gruppo FCA), attraverso l’utilizzo di un sistema di accensione fraudolento (centralina) commessi nei comuni di Salerno, Battipaglia e Bellizzi. In particolare D.C. e A.P sono accusati di aver commesso il furto di una Fiat 500, mentre G.G e i due paganesi (padre e figlio) sono accusati del furto di 7 veicoli (2 Fiat Panda, 2 Fiat 500, 1 Fiat 600, 1 Fiat Qubo e 1 Lancia Y); infine G.G e altri due indagati nel medesimo procedimento sono accusati del furto di un’altra Lancia Y. 

La strategia dei furti

I militari hanno riscontrato che il modus operandi era sostanzialmente uguale, infatti, prevalentemente in orario notturno, dopo aver individuato la vettura da rubare su strada, gli indagati provvedevano ad aprirla con strumenti di effrazione e dopo aver collegato la centralina esterna, bypassavano i sistemi di allarme delle vetture e riuscivano ad accenderle. L’operazione durava meno di 3 minuti. Le vetture dopo essere state condotte nell’agro nocerino sarnese, “scomparivano” probabilmente per alimentare il mercato nero dei ricambi di auto. Durante le indagini, nel gennaio 2019, i militari hanno intercettato proprio il G.G. e S.G a bordo di una Matiz in uso al G.G. e, a seguito di una  perquisizione, sono stati trovati vari attrezzi da scasso e una centralina esterna per auto con decodifica universale. Gli indagati, complessivamente sette, dovranno rispondere di furto aggravato in concorso. 

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