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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Agropoli

Furti nel Cilento e nella Piana del Sele, scacco alla banda di ladri: arrestati 7 marocchini

In mattinata è scattata l'operazione da parte dei carabinieri che ha consentito di recuperare anche una ingente refurtiva. Tra gli arrestati anche uno dei responsabili dell'aggressione ai danni di un militare

Alle prime ore di questa mattina è scattata una vasta operazione dei carabinieri di Agropoli in tre comuni della provincia di Salerno. E, in particolare, a Campolongo di Eboli, Battipaglia e Roccadaspide.  

Il blitz

I militari, in particolare, hanno eseguito sette decreti di fermo di indiziato di delitto, emessi dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, nei confronti di cittadini extracomunitari ritenuti responsabili di “furto aggravato in concorso”. Si tratta di una vera e propria banda di ladri che, negli ultimi mesi, ha segno oltre 80 furti in tredici mesi nelle province di Salerno, Avellino e Potenza e, per guadagnarsi la fuga dopo aver messo a segno un colpo nel Cilento, hanno aggredito un sottufficiale dei carabinieri intervenuto. Nel corso del blitz odierno è stata rinvenuta anche la refurtiva. La procura di Vallo della Lucania ha, dunque, emesso un provvedimento di fermo per sette marocchini dimoranti tra Roccadaspide, Eboli, Pontecagnano e Battipaglia, contestando loro il reato furto aggravato in concorso. Non si tratta di un unico gruppo coeso, ma di varie frange che, effettuati i furti, si rivolgevano a tre ricettatori, uno indipendente e due che collaboravano, residenti a Sant'Antonio Abate, Gragnano e Lettere, indagati per ricettazione. I militari dell'Arma della Compagnia di Agropoli, coordinati dal capitano Francesco Manna, hanno eseguito anche dieci decreti di perquisizione nelle dimore degli indagati, recuperando parte delle merci rubate. La banda aveva come base le località di Campolongo e di Corno d'Oro a Eboli, nel Salernitano, e ha rubato abitazioni, aziende agricole, caseifici e opifici per poi ricettare la refurtiva in diverse localita' del Napoletano.

I furti

I furti risultano commessi, dal dicembre di due anni fa ad oggi, nei comuni salernitani di Albanella, Auletta, Buccino, Capaccio Paestum, Casal Velino, Castellabate, Felitto, Giffoni Valle Piana, Laureana Cilento, Montecorice, Oliveto Citra, Perdifumo, Polla, Pollica, Roccadaspide, San Mauro Cilento e Sicignano degli Alburni; in quelli lucani di Tramutola e Rivello; in quelli irpini di Sant'Angelo dei Lombardi e Lioni. L'inchiesta nasce dopo quelli commessi a Castellabate e di Montecorice. Date le modalità di esecuzione e la tipologia del bottino, attrezzature agricole, utensili da lavoro, elettrodomestici e olio di oliva, si è subito pensato che ad agire fossero sempre le stesse persone che, in alcuni casi, pur di portare via quanta più merce possibile, rubavano anche auto per trasportare tutto.

Il sistema

Le vetture, dopo i 'colpi', venivano ritrovate a Eboli. E' stato grazie all'incrocio dei traffici telefonici delle celle dove avvenivano i furti con quelli dove venivano ritrovate le auto rubate, e all'ascolto di intercettazioni di utenze telefonice con sim-card non intestate agli indagati, che i carabinieri sono riusciti a risalire ai ladri. Complici avevano il ruolo di andare a prendere gli extracomunitari al ritorno dai furti o di recuperarli se si fossero dati alla fuga perchè braccati dalle forze di polizia. Gli indagati "non disprezzavano la violenza", scrive il procuratore capo di Vallo della Lucania, Antonio Ricci, riferendosi al carabiniere picchiato a Casal Velino per essere intervenuto per un furto e al fatto che, in alcune circostanze, sono state rubate anche delle armi. 


 

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