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Cronaca Baronissi

Rubate le cucce e le ciotole dei randagi a Baronissi, la protesta de "Gli Invisibili di Mamma Anna"

Anna Maria Monetta ha deciso di denunciare il furto e di incatenarsi al palo dal quale era stata anche rimossa, sempre stamattina, la foto in ricordo di "Tremolino", cagnetto avvelenato da ignoti criminali nel 2016

Amara scoperta, quella di stamattina, per la presidente dell'associazione "Gli Invisibili di Mamma Anna", Anna Maria Monetta, attiva nella Valle dell'Irno, che recatasi come ogni giorno nella zona in cui si occupa di cani liberi, ma del tutto innocui ed accuditi, nella frazione Saragnano di Baronissi, non ha ritrovato più le cucce donate dai cittadini e le ciotole e le taniche dell'acqua comprate dall'associazione.

Animalista si incantena dopo il furto delle ciotole/foto Baronissi

La protesta

Così, Anna Maria Monetta ha deciso di denunciare il furto e di incatenarsi al palo dal quale era stata anche rimossa, sempre stamattina, la foto in ricordo di "Tremolino", cagnetto avvelenato da ignoti criminali nel 2016.

L'appello

Sulla nota stampa, l'animalista precisa che "Poco reggono eventuali motivazioni relative all'igiene urbana, nel momento in cui la spazzatura è stata lasciata lì e, ad essere stati portati via, sono solo i ripari notturni di mansueti animali. Cani che, si ribadisce, non gravano in alcun modo sulla spesa pubblica, pur essendo animali ed territorio, ed a cui la signora Monetta destina il suo intero stipendio, supportata da poche donazioni". Accorata, dunque, la richiesta per il ripristino immediato dei ricoveri dei quattro zampe, soprattutto ora con l'approssimarsi sull'inverno.

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