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Cronaca Agropoli

Furti in gioielleria, arrestate due ladre salernitane e il loro complice

Le indagini si sono svolte sulla base della descrizione fornita dal commerciante e sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza della gioielleria e degli altri esercizi commerciali presenti sulla stessa strada

Tre persone (un uomo e due donne)  originarie della zona sud della provincia di Salerno, sono state arrestate con l’accusa di furto dagli agenti della Squadra Mobile di Salerno su delega del commissariato di Polizia di Polistena (Reggio Calabria). C.B. classe 1970, M.F. classe 1993 e M.A. classe 1979,  sono accusati di aver rubato, nel maggio 2018, alcuni monili all’interno della gioielleria “MP gioielli s.a.s. – di Mazzotta Bruno” di Melicucco, per un valore di 2 mila euro. In particolare, le due donne, C. B. e la M. F., dopo aver distratto il titolare del negozio e aver sottratto i gioielli, si diedero alla fuga con l’auto guidata da M.A, il quale era rimasto in strada per svolgere il ruolo di palo.

L'inchiesta

Le indagini si sono svolte sulla base della descrizione fornita dal commerciante e sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza della gioielleria e degli altri esercizi commerciali presenti sulla stessa strada, che hanno consentito di identificare le due ladre e di rintracciare l’auto, Lancia Delta, con targa bulgara, utilizzata per la fuga.
L’analisi della targa, attraverso l’utilizzo delle banche dati delle Forze di Polizia, ha consentito agli investigatori di scoprire che la Lancia Delta era stata noleggiata da un uomo (M.A.) presso una ditta con sede ad Agropoli. In questo modo è emerso un evidente collegamento tra il luogo di abituale utilizzo dell’autovettura e l’accento campano delle ladre riferito notato dal titolare della gioielleria.
Altri furti, con lo stesso modus operandi, sono stati commessi a distanza di poco tempo  utilizzando sempre autovetture noleggiate dalla stessa persona .

I poliziotti della Sezione Investigativa, dunque, hanno effettuato una minuziosa ricerca volta ad identificare le donne riprese dalle telecamere, interessando alcuni Commissariati aventi sede nella zona di possibile provenienza dei malviventi, che hanno fornito le generalità di numerosi sospetti autrici di analoghi furti. L’analisi dei social network ha permesso di accertare la corrispondenza tra i volti ed i nomi di due delle potenziali autrici del furto, ma anche un evidente rapporto di amicizia tra le stesse e la relazione sentimentale tra una di queste e l’uomo che aveva noleggiato la Lancia Delta. Attraverso l’acquisizione dei tabulati telefonici dei soggetti individuati,si è appurato che i loro telefoni, nel giorno del furto, agganciavano le celle telefoniche collocate nei pressi di Melicucco, così come risultavano agganciate le celle dei luoghi in cui erano stati perpetrati gli altri furti commessi dal trio. Le prove raccolte sono state ritenute esaustive dalla Procura della Repubblica di Palmi, guidata dal Procuratore Ottavio Sferlazza, che ha richiesto la misura cautelare al Gip Dioniso Pantano, il quale  ha emesso la misura cautelare eseguita ieri mattina dagli uomini del Commissariato di Polistena insieme ai colleghi della Squadra Mobile di Salerno.

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