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Cronaca

Giornata della Memoria, la nota dell'Anpi: "Il fascismo è un crimine"

"Non dobbiamo dimenticare - è scritto nella nota stampa - l’orrore che quel 27 gennaio di tanti anni fa apparve all’apertura dei cancelli di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa"

“Il 27 gennaio-Il fascismo non è un’opinione. È un CRIMINE”. Non dobbiamo dimenticare l’orrore che quel 27 gennaio di tanti anni fa apparve all’apertura dei cancelli di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa. Lo scrive in una nota Luca Pastore, presidente Sezione ANPI Cava de’ Tirreni.

La storia


"Quel giorno come tutti dovrebbero sapere, è stato fissato per ricordare la Shoah, ,lo sterminio di rom e sinti, il massacro di  omosessuali, detenuti politici, prigionieri di guerra, minoranze religiose, portatori di infermità fisiche e mentali e di tutti quanti  soffrirono e morirono nei campi di concentramento, nelle prigioni naziste e fasciste di tutta Europa o che furono perseguitati, vilipesi, violentati, torturati, impiccati, fucilati. Negli ultimi anni vi è la tendenza ad addossare tutte le colpe alla furia nazista; le tesi revisioniste in questi anni si sono moltiplicate,  diffondendo giustificazioni improbabili ad atti vergognosi e inumani: 
Il fascismo fu razzista nella sua essenza. Non è vero che le leggi razziali furono leggere e che tutto rimase nell’ambito di provvedimenti amministrativi: le leggi razziali  fasciste volute fortemente dal Mussolini furono un infamia che mai si potrà perdonare, che portarono alla morte migliaia e migliaia di  persone provocando dolore e sofferenze impensabili, torture perverse, paura, terrore e morte. Le leggi razziali furono emanate nel  1938,precedute dal Manifesto della Razza, poi Re Vittorio Emanuele III di Savoia firmò il 15 novembre 1938 l’atto più vile e  ripugnante che un capo di stato possa sottoscrivere: la legislazione razziale antiebraica!. Per non parlare dei criminali di guerra italiani in Africa, in Jugoslavia, in Grecia, in Albania e in tutti i paesi occupati. Dei centinaia di campi di concentramento fascisti sparsi in Italia e nei territorio occupati. Nonostante ciò, ancora si tentenna nella condanna conclusiva ed inappellabile nei confronti di qualsiasi fascismo, nazismo, razzismo. Come A.N.P.I ci auspichiamo che questo giorno sia un momento di riflessione coinvolgente, la base di un messaggio di civiltà,  antifascismo, e democrazia che proviene dal sangue dei campi di concentramento. L'ANPI auspica fortemente che questo giorno non si esaurisca in una pur necessaria celebrazione, in una banalizzazione di un evento  mostruoso per l'umanità, bensì sia un momento di riflessione coinvolgente, la base di un messaggio di civiltà, antifascismo, e  democrazia che proviene dal sangue dei campi di concentramento".

Bellizzi

“Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare”. L’Anpi Salerno fa proprie le parole di Liliana Segre, superstite dell’Olocausto” in occasione del 27 gennaio, Giornata della Memoria. Quest’anno, il comitato provinciale celebrerà questa giornata a Bellizzi. La manifestazione inizierà alle ore 10 con il raduno in piazza del Popolo per la Celebrazione della Giornata della Memoria; a seguire la messa a dimora di un albero per conferire la solennità commemorativa e futura testimonianza. Alle 10.30 si terrà invece la cerimonia di intitolazione della sede dell’Anpi Bellizzi in via Roma a Luigi Fereoli, Compagno socialista, antifascista scomparso. Alla manifestazione parteciperanno: Ubaldo Baldi, presidente del comitato provinciale Anpi Salerno; Angelo Masullo, Antonio e Giulia Fereoli; il presidente nazionale dell’Anrc Antonio Landi congiuntamente al presidente della locale sezione Giovanni Pierro e il sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe. Parallelamente, gli studenti dell’istituto comprensivo statale Gaurico parteciperanno al concorso “Una cartolina per Te…Rezìn”, ideato dall’Anpi Bellizzi, allo scopo di mantenere viva la memoria di quanto accaduto nei campi di concentramento e nello specifico nel ghetto di Terezín.

Il concorso 

E' rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo grado: sono stati invitati a creare una cartolina (disegno e testo) da inviare ad un bimbo di Terezin. Un percorso che si concluderà con il ritiro delle cartoline imbucate dagli alunni in un’apposita buca postale, simbolicamente creata per l’occasione. A sostegno del progetto, alcuni compagni della sezione hanno realizzato   delle piccole letture tratte dal libro ”Il sole splende ancora”, scritto da Michael Gruenbaum e Todd Hasak-Lowy. Inoltre, una commissione dovrà decretare il vincitore/vincitrice, che si aggiudicherà la partecipazione ad un laboratorio artistico messo in palio da Monade, splendida realtà bellizzese.

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