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Cronaca Pastena

"Giù le mani dal Porticciolo" di Pastena: la lotta del comitato non si ferma

Dopo la sentenza del Consiglio di Stato e il commento del costruttore Ilardi, "la lotta per la riqualificazione e contro la speculazione del Porticciolo di Pastena non si ferma", annunciano dal comitato

Dopo la sentenza del Consiglio di Stato e il commento del costruttore Ilardi, la lotta per la riqualificazione e contro la speculazione del Porticciolo di Pastena non si ferma. Lo annunciano dal comitato "Giù le mani dal Porticciolo". "Dopo due anni di consultazioni, il CdS non è entrato nel merito ma si è appellato ad un vizio di forma che, tra l'altro, avrebbe dovuto essere contestato fin dal principio degli atti, e non ravvisato dopo ben due anni. - si legga in una nota-  Riteniamo che il rigetto del ricorso da parte del CdS non renda alcuna giustizia, dal momento che non affronta gli aspetti vincolistici, urbanistici e paesaggistici sollevati dai residenti, come la mancanza della valutazione ambientale strategica obbligatoria, che già avrebbe dovuto essere motivo di sospensione. La risoluzione di questa vicenda ha innescato l'entusiasmo borioso dell'imprenditore Ilardi che grida vendetta e soddisfazione, ma intanto dovrà ricominciare daccapo l'iter di questo progetto sbagliato perchè non conforme alla salvaguardia del nostro mare, il bene più prezioso insieme alla fruizione ed alla gestione, che deve restare pubblica e a beneficio di tutti".

Dito puntato contro l'obiettivo della compagnia che "sarà quello di realizzare i box auto e i residence, per i quali il porto, e la presunta riqualificazione dell'area, rappresentano solo un pretesto. Nel rifiutare quest'opera, pensiamo a tutte le persone che verranno danneggiate dalla realizzazione del Porto di Pastena, alle migliaia che hanno firmato la petizione contraria allo stesso progetto e alla cittadinanza tutta che vedrà cancellate le spiagge libere e pubbliche in cambio di più cemento e inquinamento in mare. - continuano dal gruppo- I cittadini residenti, tra gli altri, subirebbero un danno gigantesco: vedrebbero costruito un muraglione alto un piano ostruire vista e aria e trasformare le loro abitazioni in sottoscala. Lo sviluppo di cui il nostro quartiere ha bisogno deve necessariamente conciliarsi con l'identità del luogo. La cosiddetta economia del mare dovrebbe saper rispettare e valorizzare mare e spiagge mentre questo progetto potrebbe sfregiare per sempre uno degli ultimi tratti di costa a libera fruizione".

Chiedendo una sostenibilità di interesse collettivo sia per l'uso pubblico sia per lo sviluppo e il miglioramento dell'economia esistente, dal comitato sottolineano come "la realizzazione di un centro commerciale non potrà che condannare al fallimento le tante attività presenti nel quartiere, già messe a dura prova dalla crisi. Le istituzioni, l'amministrazione comunale in primis, dando il via libera a progetti impattanti come questo si rendono complici dello sfregio e al contempo alimentano la situazione di disagio di tanti Salernitani. Gli anni trascorsi e le centinaia di attività svolte al Porticciolo (dibattiti, feste, mercatini, mostre d'arte permanenti, giochi per i piccoli, tornei, vampe ecc ecc) hanno creato un senso d'appartenenza e di comunità che non si piegherà ad alcun tipo di speculazione". Il comitato Giù le mani dal Porticciolo, i residenti e tutti i cittadini di Pastena, dunque, chiedono sviluppo, non speculazione, pulizia, non cemento, per la valorizzazione del Porticciolo. Il passaparola della protesta, quindi, ha iniziato a viaggiare sui social network per sensibilizzare i salernitani sulla questione.

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