Pastificio Amato, Giuseppe Amato jr dai domiciliari al carcere

Giuseppe Amato jr è finito in carcere: il rampollo della famiglia Amato, già agli arresti domiciliari per il crac dell'azienda di famiglia (ossia lo storico pastificio) è stato colpito dall'aggravamento delle misure restrittive per decisione del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Salerno. Secondo quanto si è appreso Giuseppe Amato jr avrebbe violato diverse volte gli obblighi relativi alla misura degli arresti domiciliari: è quanto ha evidenziato il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza. Da qui la richiesta, da parte della procura della Repubblica di Salerno al tribunale, di un aggravamento delle misure restrittive.

Giuseppe Amato jr, lo scorso mese di giugno, fu arrestato insieme a Paolo e Mario Del Mese, Simone Labonia ed Antonio Anastasio nell'ambito del crac del pastificio Amato. Secondo la procura della Repubblica di Salerno i cinque sono ritenuti responsabili di aver sottratto, nel corso degli anni, oltre 10 milioni di Euro dalle casse del pastificio, in un momento storico in cui il dissesto finanziario era ormai di notevoli proporzioni. Una sottrazione di denaro dalle casse societarie che era proseguita anche quando la società non era più in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti.

Giuseppe Amato - secondo l'accusa - avrebbe violato gli obblighi imposti dal regime cautelare ai domiciliari, utilizzando con disinvoltura il telefono, ricevendo persone per le quali non era stata richiesta alcuna autorizzazione e pare anche che si fosse in qualche occasione allontanato dalla propria abitazione: per questo la procura avrebbe chiesto l'aggravamento della misura cautelare, richiesta accolta dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Salerno.