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Guardia di Finanza: il bilancio delle attività svolte nel 2013

Stamattina, presso il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Salerno, è stato presentato il bilancio 2013 delle attività svolte dalle Fiamme Gialle

Stamattina, presso il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Salerno, è stato presentato il bilancio 2013 delle attività svolte dalle Fiamme Gialle. I fenomeni al centro dell'attività dei militari sono stati l'evasione internazionale, l'economia sommersa e le frodi tributarie. Complessivamente, nell’anno 2013, sono state eseguite 739 verifiche e 890 controlli che hanno portato alla constatazione di oltre 630 milioni di euro di imponibile sottratto alle imposte sui redditi ed oltre 106 milioni di euro di imposta sul valore aggiunto evasa. Il contrasto all'economia sommersa ha portato all'individuazione di 172 evasori totali e 18 paratotali, i quali, complessivamente, hanno occultato al fisco redditi per oltre 502 milioni di euro ed Iva per oltre 139 milioni. Sono stati scoperti, inoltre, 278 lavoratori in nero o irregolari. È stata proposta l’adozione della misura di sicurezza del sequestro preventivo di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, dei quali è consentita la confisca penale anche per equivalente, per un valore di oltre 192 milioni Sono state, inoltre, denunciate per reati fiscali 371 persone ed altre 58 per reati bancari. Nel settore del commercio al dettaglio, sono stati svolti 5.311 controlli in materia di scontrini e ricevute fiscali con il rilevamento di 3.588 infrazioni per mancata o irregolare emissione del previsto documento fiscale, pari al 68%. Nei confronti dei soggetti che hanno commesso reiterate violazioni della specie, sono state inoltrate all’Agenzia delle Entrate 122 proposte di chiusura dei locali aziendali di cui 82 sono state eseguite.

I Reparti della Provincia hanno effettuato 146 interventi in materia di aiuti all’agricoltura ed altri finanziamenti nazionali e provenienti dall’Unione Europea, rilevando contributi indebitamente percepiti per oltre 3,6 milioni di euro e segnalando all’Autorità Giudiziaria 142 soggetti responsabili di comportamenti truffaldini. Nel 2013, il danno erariale accertato dalle Fiamme Gialle, su delega della Corte dei Conti, è stato di 11,5 milioni di euro, derivante anche dalla cattiva gestione della cosa pubblica. Importanti, poi sono i risultati che ha ottenuto la Guardia di Finanza contro la criminalità organizzata. Le indagini, infatti, hanno portato alla denuncia di 221 persone, per reati che vanno dall’associazione di tipo mafioso e alla violazione delle normative antimafia, nonché al sequestro o confisca di beni e capitali di provenienza illecita per oltre 92 milioni di euro. L’attività svolta nel settore del traffico delle sostanze stupefacenti ha consentito il sequestro di oltre 25.000 grammi di sostanze stupefacenti. 23 persone tratte in arresto, 30 soggetti denunciati a piede libero e 72 quelli segnalati alla Prefettura per violazioni di carattere amministrativo. Sono state denunciate, poi, per contrabbando di prodotti petroliferi, 73 persone e sequestrate oltre 104 tonnellate di carburante. Sequestro anche per oltre 702 chilogrammi di tabacchi lavorati, di 9 automezzi e la segnalazione alla Magistratura di 25 persone, di cui una tratta in arresto. Denunciate, ancora 330 persone, mentre sono stati scovati anche 511 congegni e apparecchi elettronici (videopoker, videogame, slot-machine, computer) e di denaro contante pari ad oltre 24.500 euro, nell'ambito delle operazioni di contrasto del gioco illegale.

Ancora, 79 gli interventi repressivi, di 83 persone, per reati in materia di tutela dei marchi, brevetti e diritti d’autore. Inoltre, l’attività di servizio, sviluppata sia nella fase dell’illecita importazione che in quelle della produzione e della commercializzazione, ha portato al sequestro di oltre 86.590 mila pezzi contraffatti, recanti la falsa indicazione del “made in italy” ovvero di contrabbando (giocattoli, capi di abbigliamento, materiali utensili, detersivi e altri prodotti), nonché oltre 3.400 compact disk e dvd. Interessanti, poi, i risultati dell'azione di contrasto ai traffici illeciti assicurata mediante un “sistema operativo integrato” che si basa sulla vigilanza dei confini marittimi esercitata sul mare e nello spazio aereo, sulla sorveglianza della frontiera comunitaria terrestre, portuale ed aeroportuale. Nel Porto di Salerno, in particolare, a seguito di “Analisi dei Rischi”, sono stati individuati e controllati 280 container e, in 21 casi, sono state rilevate irregolarità. Nello specifico, sono stati sequestrati kg. 248,680 di t.l.e., 181.000 bombolette spray deodoranti, 23.000 kg di olio di sansa di oliva privi di indicazioni di origine e provenienza, 39.720 paia di sandali da spiaggia, 211.299 kg di rifiuti speciali (gabbie in disuso per all’allevamento di pollame, indumenti usati, colonnine per rifornimento di carburante, pneumatici usati, elettrodomestici usati, macchinari usati dismessi), 9 mezzi di trasporto, 2 polizze assicurative contraffatte, 21 tartarughe, introdotte nel territorio dello Stato in violazione alla Convenzione di Washington, 4 gabbie per la cattura di fauna selvatica,  47,04 kgdi gasolio nel comparto accise. Denunciati, quindi, 47 soggetti all’Autorità Giudiziaria.

 

Sempre nell'anno appena trascorso, le unità navali della Sezione Operativa Navale di Salerno hanno eseguito 390 missioni operative, nel corso delle quali hanno sottoposto a controllo 579 imbarcazioni, soccorso 17 persone e contestato 270 violazioni amministrative in materia di codice della navigazione, nautica da diporto e normativa sulla pesca. Il Reparto navale, inoltre, nel corso di 668 controlli eseguiti a mare ed a terra, ha denunciato all’Autorità Giudiziaria 141 soggetti responsabili di abusi edilizi, inquinamento marino, pesca di frodo, sicurezza della navigazione ed occupazione di demanio e suolo pubblico. Nel corso delle attività sono stati sottoposti a sequestro: 410 unità immobiliari, 178.818 mq. di aree, prevalentemente demaniali, 6 imbarcazioni, 125 attrezzi da pesca e diverse tonnellate di prodotti ittici, per un valore complessivo, riferito ai beni mobili ed immobili, di 52.650 mila euro. "In conclusione, il 2013 è stato un anno molto impegnativo, ma costellato di importanti risultati per le Fiamme Gialle salernitane, presenti attivamente sul territorio e sempre attente alle esigenze della collettività - hannon sottolineato le Fiamme Gialle - Tale attenzione è ulteriormente dimostrata dalle oltre 5.600 pattuglie, impegnate in servizi di controllo del territorio, che hanno visto anche la repressione di reati comuni, svolti nell’ambito del dispositivo collegato al numero di pubblica utilità 117, al quale la popolazione salernitana si è rivolta con oltre 520 chiamate. Anche il livello "qualitativo" delle chiamate è stato superiore, in termini di dettagli riferiti: in materia di mancato rilascio dello scontrino o della ricevuta fiscale, di irregolarità in materia di disciplina dei prezzi, di tentativi di truffe commerciali, senza tralasciare le richieste di soccorso o di assistenza".

Tra le indagini di maggior spessore condotte dalle Fiamme Gialle salernitane nel corso del 2013, tra l'altro, il filone investigativo del noto pregiudicato F.C. (già appartenente al sodalizio criminoso denominato “clan Sserino”, capeggiato da  “o’pope”, zio dello stesso F.C.), conclusa con il sequestro di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per oltre 27,5 milioni di euro; gli accertamenti patrimoniali sul conto di A. M. e A.M., contigui all’associazione camorristica “Nuova Famiglia”, D.F. e C.G., esponente apicale della criminalità organizzata operante nel territorio della piana di Sibari, conclusi con il sequestro di beni per un valore stimato 47 milioni di euro; A seguire, l’operazione denominata “Scuole Fantasma”, con la scoperta di un sodalizio criminale dedito alla commissione di plurimi reati di associazione per delinquere, interruzione di pubblico servizio, truffa ai danni dello Stato e falso continuato. 132 persone deferite all’A.G., 2 delle quali destinatarie di misura cautelare personale. Eseguite 8 verifiche fiscali, che hanno consentito di quantificare gli ingenti proventi conseguiti, con l’emersione di oltre 5 milioni di euro sottratti alla tassazione diretta, 3,3 milioni di euro di Irap e 730mila euro di ritenute sulle retribuzioni evase. Sequestro preventivo di 59 unità immobiliari, tra cui 3 ville di pregio, 5 veicoli, disponibilità finanziarie per 1,7 milioni di euro e polizze assicurative. E poi il fallimento dello storico pastificio “AntonioAmato.”, culminato con l’esecuzione di cinque ordinanze applicative di misura cautelare agli arresti domiciliari sono stati sottoposti a custodia cautelare in carcere l’ex Onorevole Paolo Del Mese, già Presidente della VI Commissione Finanze per gli anni dal 2006 al 2008, nonché Simone Labonia, entrambi accusati di concorso in bancarotta fraudolenta e  l’operazione denominata “Brave”, che ha visto coinvolto anche un primario gruppo bancario nazionale, individuando un riciclaggio di denaro, per 2,8 milioni di euro, derivante da un ingente traffico di 21.597 tonnellate di rifiuti. Denunciate undici persone responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere, traffico e gestione non autorizzata di rifiuti, frode fiscale e riciclaggio.

Non vanno dimenticate, le frodi nel mondo del calcio, riguardanti squadre militanti nella “Lega Pro”, le cui società evadevano il fisco attraverso il ricorso a fatture per operazioni inesistenti, specie per sponsorizzazioni, creando nel contempo fondi neri utilizzati per il pagamento di compensi ai calciatori e per altre finalità illecite. E’ stato così rilevato un imponibile, occultato ai fini delle imposte dirette, di 42 milioni di euro e un’I.V.A. evasa di 1,5 milioni di Euro, rilevando responsabilità penali a carico di 216 soggetti, di cui 3 tratti in arresto. Ed il sequestro di un’ampia coltivazione di “cannabis indica”, contenente oltre 2.000 piante, operato la scorsa estate, proprio a ridosso dell’area archeologica di Paestum, patrimonio mondiale dell’Unesco, nonchè l’oscuramento per gli utenti italiani, di 2 siti di file sharing, che si presentavano come forum, nonché tracker, finalizzati alla raccolta, indicizzazione e diffusione di materiale tutelato da diritto d’autore, attraverso la condivisione dei c.d. “file torrent” che permettevano di reperire sulla rete le opere pirata. Le complesse investigazioni tecniche, permettevano di appurare che i siti individuati consentivano l’accesso a più di 12,5 milioni di opere. "Anche nel 2014 la Guardia di Finanza proseguirà nella propria azione a tutela dell'economia legale e del corretto funzionamento delle regole di mercato, puntando a recuperare le risorse sottratte al bilancio dello Stato, dell'Unione Europea, delle Regioni e degli Enti Locali allo scopo di garantirne il corretto impiego, per il benessere della collettività ed il sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale - continuano le Fiamme Gialle - Attesa la natura prioritariamente investigativa che contraddistingue l'azione del Corpo, le proiezioni operative della Guardia di Finanza avranno, come di consueto, lo scopo di puntare a colpire, nella loro globalità, tutti i fenomeni che si connotano per la capacità di mettere a rischio contemporaneamente più interessi economici e finanziari, adottando le tecniche d'indagine proprie di una forza di polizia. L'obiettivo per il 2014 è quello di continuare nel percorso di costante miglioramento della qualità complessiva dell'azione del Corpo, nell'ottica di assicurare una sempre maggiore concretezza dei risultati conseguiti, anche attraverso una sistematica aggressione ai patrimoni illeciti accumulati", hanno sottolineato. Per raggiungere questi risultati, dunque, "si punta su una maggiore flessibilità dell'azione ispettiva, al fine di calibrare al meglio l'attività investigativa in funzione delle diverse modalità con cui i fenomeni illeciti si manifestano nelle diverse aree del territorio".

In merito all'evasione fiscale, il percorso di miglioramento della qualità degli interventi passa anche attraverso un'analisi approfondita ed una scomposizione del fenomeno "evasione'', in modo da poter calibrare la pianificazione degli interventi ispettivi alla fenomenologia illecita da contrastare. La Guardia di Finanza affinerà, poi, ulteriormente le strategie operative volte ad arginare anche i fenomeni evasivi di massa (come l'omesso rilascio di scontrini e ricevute fiscali nel settore tributario), attraverso interventi ispettivi snelli, efficaci e funzionali. Scopo del controllo economico del territorio, infatti, non è soltanto quello di tutelare la pretesa erariale, ma anche l'economia "sana" da quanti ricorrono a pratiche di concorrenza sleale. Da quest'anno, inoltre, grazie all'attivazione della piattaforma S.I.A.C. (Sistema Informativo Anti Contraffazione) potrà essere assicurata una più stretta interazione tra le Unità operative del Corpo, impegnate sul territorio nelle attività repressive, i consumatori e gli operatori economici colpiti dalle condotte illecite, i quali, accreditandosi nell'apposita sezione del sito internet (https://siac.gdf.it) su cui è attivo l'applicativo, potranno fornire informazioni sui propri prodotti. "Si tratta di una progettualità co-finanziata dalla Commissione Europea ed affidata dal Ministero dell’Interno alla Guardia di Finanza - a conferma del ruolo di centralità del Corpo nello specifico comparto operativo - costituita da una banca dati multimediale, contenente le caratteristiche principali di prodotti/marchi contraffatti, che vengono comparate con quelle degli originali", fanno sapere i baschi verdi. Infine, la Guardia di Finanza continuerà a fornire il proprio contributo nel quadro delle iniziative rivolte al contrasto dell'immigrazione clandestina promosse dall'Agenzia europea per Ia gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea. Sarà intensificata la collaborazione nel settore della cooperazione aeronavale tra i Paesi dell'aerea mediterranea, al fine di consolidare gli accordi vigenti in materia di violazioni doganali ed avviare nuove intese nel settore della prevenzione, dell'accertamento e repressione degli illeciti perpetrati via mare, quali il traffico di stupefacenti, di rifiuti pericolosi e tossici, di beni culturali e di merci soggette a particolari vincoli normativi derivanti da norme comunitarie o nazionali.

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