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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Halloween: i cristiani non festeggiano, parla la teologa salernitana

Ad illustrare le ragioni per cui i cristiani non festeggiano la ricorrenza del 31 ottobre, è la teologa, docente e ricercatrice salernitana Lorella Parente

Halloween si avvicina e mentre commercianti e locali si preparano ad organizzare feste con zucche e cappelli da strega anche nella nostra città, il mondo cattolico prende le distanze dalla celebrazione approdata già da qualche anno in Italia. Ad illustrare ai lettori di Salernotoday.it le ragioni per cui i cristiani non festeggiano la ricorrenza del 31 ottobre, è la teologa, docente e ricercatrice salernitana Lorella Parente che, dopo aver tenuto un incontro sul tema presso la parrocchia di San Demetrio, in via Dalmazia, ci ha concesso un'intervista.

Halloween: partiamo dalle origini per capire perché la chiesa non la accetta. Può sintetizzarci la sua storia e le sue radici?

Le radici di questa ricorrenza affondano nell'antica cultura celtica, in particolare nel territorio irlandese, dove il popolo festeggiava  l'inizio del nuovo anno il giorno del 1° novembre, quando aveva termine ufficialmente la stagione calda e iniziava la stagione del freddo: i festeggiamenti andavano sotto il nome di Samhain, termine che indicherebbe la fine dell’estate. La festa, oltre che il ringraziamento agli dei, aveva lo scopo di tenere lontani i pericoli legati alla stagione invernale, periodo di buio e di freddo, durante il quale la vita sembrerebbe tacere, mentre in realtà si rinnova sottoterra, dove tradizionalmente, riposano i morti: durante la notte precedente al capodanno, il 31 ottobre, appunto, i Celti credevano che  tutti gli spiriti dei defunti avessero la possibilità di "rientrare" nel mondo dei vivi, vagando indisturbati fino al mattino seguente. Per esorcizzare la paura degli spiriti vaganti, la popolazione usava radunarsi nei boschi, vestita di maschere grottesche, per la cerimonia dell'accensione del Fuoco Sacro, le cui braci servivano poi a farsi luce durante il rientro al villaggio. Si tratta di una celebrazione tipicamente pagana che univa la paura della morte e degli spiriti all’esuberanza dei festeggiamenti per la fine del vecchio anno. Con l'avvento del cristianesimo, i culti pagani vennero superati e le celebrazioni religiose rese conformi all'insegnamento evangelico, per cui la festa dello Samhain fu tramandata come festa di Ognissanti, da cui deriverebbe il nome della "festa" di Halloween (All Hallows Eve: vigilia di Tutti i Santi).

Cosa lega questa ricorrenza all'occulto e al satanismo?

A causa della Grande Carestia del 1845, la popolazione irlandese fu costretta ad abbandonare la propria terra, portando con sé costumi e tradizioni, tra cui quella dell'antico Samhain e delle leggende da esso derivate. Quando questa sbarcò e si diffuse negli Stati  Uniti d'America, divenne man mano un simbolo dell'occultismo (in quanto ha a che fare con gli spiriti dei morti e formule magiche) e con il mondo del satanismo, che addirittura ha eletto Halloween come proprio "capodanno", durante il quale si svolgono rituali di iniziazione a dir poco macabri e violenti.

Perchè, quindi, il cristiano non festeggia il 31 ottobre?

L'aggettivo "cristiano" vuol dire seguace di Cristo; e chi segue Cristo, segue il suo Vangelo. Scegliere di vivere la propria vita da cristiano è una scelta radicale, chiara e definitiva: bisogna schierarsi o "con" o "contro" Cristo e la sua chiesa. Chi aderisce ai "festeggiamenti" di Halloween aderisce in qualche modo alla propaganda dell'occulto, che si oppone al potere salvifico della croce di Cristo. I vescovi emiliani si sono così espressi su Halloween: "E' una festa importante per i satanisti e corrisponde alla vigilia dell'anno nuovo secondo il calendario delle streghe".  La superficialità con cui viene affrontato l'argomento dalla maggioranza delle persone che frequentano la chiesa è, a mio avviso, eccessiva. Senza dubbio, questi cristiani sono in buona fede, mossi soltanto dal desiderio di divertimento e condivisione di cose buone da mangiare, ma nel caso specifico non si può assolutamente sottovalutare il retroterra "malefico" presente. San Paolo, nella Prima Lettera ai Corinzi scrive: "Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni; non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni".
     
In conclusione, consiglio per i genitori e i loro bambini: quanto è importante prendere le distanze da questa celebrazione e in che modo bisogna porsi nei suoi confronti?

Bisogna che i genitori mostrino coraggio nell'andare controcorrente: se, ahimè, scuole ed enti pubblici vari fomentano l'adesione a questa funerea tradizione, occorre, almeno in famiglia (e nelle parrocchie, naturalmente!) diseducare i bambini alla cultura del male, presentargli tutt'altri valori di riferimento, quali la bellezza della bontà, del perdono, la verità di Gesù Cristo e l'amore di Dio verso tutti. Una cosa si rende necessaria, però: impedire ai bambini di partecipare ai riti specifici legati ad Halloween, cioè di mascherarsi coprendosi la testa con un cappuccio e recitare la formula, apparentemente innocente, "Dolcetto o scherzetto?", in quanto richiamano gesti legati al mondo delle sette sataniche: si eviterà così di partecipare al loro capodanno di "sacrifici" e "maledizioni".
     
 

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