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Cronaca

Parco del Cilento, il comune di Gioi entra nella rete Città Slow

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Il Comune di Gioi, nel Parco del Cilento, è entrato nella rete Città Slow che mira a valorizzare cultura e economia di un territorio favorendo cittadini e turisti nella fruizione del borgo. Le Città Slow s'impegnano a promuovere i valori di Slow Food, fondato nel 1989 a Parigi da Carlo Petrini, per la difesa del tranquillo e lento piacere materiale contro la follia universale della fast life, coinvolgendo più di 80.000 persone nel
mondo, in 130 Paesi dei cinque continenti.

A distanza di un anno dalla richiesta di adesione proposta dalla Giunta comunale nel dicembre 2017, è arrivata l’ufficializzazione dell’entrata di Gioi nell’Associazione. La consegna del Diploma di Certificazione avverrà nel corso dell’Assemblea Internazionale in programma a Mirande (Francia), il prossimo 23 giugno. Grande compiacimento esprime Andrea Salati, sindaco di Gioi, che si è avvalso della collaborazione tecnica
dell’architetto Mariasilvia Agresta nella procedura di certificazione: "Entrare a far parte della rete Citta Slow, città del buon vivere, - afferma - è un investimento per il futuro, una scelta consapevole che porta benefici sociali ed economici di lunga durata. Il vivere slow è un nuovo concetto del vivere, del produrre, del consumare, del raccontare all'esterno le esperienze, i valori, le sapienze, l'arte e la scienza dei piccoli centri, delle ex terre marginali, delle province e periferie del mondo che, grazie alla Rete, si fanno centro. Questi luoghi, più che le metropoli, hanno propensione al ‘Buon vivere’, stanno in profonda relazione con paesaggi e bellezze naturali, hanno attenzione alla riscoperta della propria identità, ai patrimoni artistici e monumentali, all'ambiente e alla biodiversità, al territorio, alla cultura, al piacere della tavola, alle tradizioni
agricole ed enogastronomiche locali. A tale utopia delle Città Slow il Comune di Gioi aderisce con entusiasmo accettandone i requisiti indispensabili e prendendovi parte coi suoi prodotti, rientranti in Presidi Slow Food, quali la soppressata e i fusilli e con iniziative in loco”, conclude un soddisfatto Salati.

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