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Cronaca

Il prof. Giulio Tarro in sinergia con la Medical Care onlus Raffaele Canneva

A Cura di Valentina Busiello

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Il Professor Giulio Tarro, in sinergia con la Medical Care Onlus Raffaele Canneva, lanciano una idea per l’Italia, sperimentata in Corea del Sud. Il Virologo Professore Giulio Tarro, ad illustrarci un suo giudizio in merito al “Modello Seul”, in merito al parere medico e consultabile della Medical Care Onlus del suo Presidente Raffaele Canneva. Professore Giulio Tarro, ci illustra un suo giudizio su questo metodo Seul, che cos’è questo modello Seul e che cosa ha fatto la Corea del Sud ? Ovviamente ci riferiamo alla capitale della Corea del Sud, dove praticamente e’ iniziata l’epidemia proveniente dalla Cina, qualche periodo prima della nostra, pero’ diciamo a parita’ di condizioni ci troviamo difronte ad un qualcosa di diverso. “Nel senso che illustrando un grafico, in cui vediamo in particolare due traiettorie che c’interessano di piu’, quella superiore e’ Italiana, e quella inferiore e’ della Corea del Sud”. Perche’ ribadisco questo: c’è una differenza di questo sistema di Coordinate Cartesiane, che in Corea del Sud e’ gia’ livellato, mentre noi abbiamo questa curva crescente in maniera esponenziale”. Allora da cosa dipende questo? “Penso, che dipenda in particolare dal fatto che, la Corea del Sud ha fatto tamponi per tutti, l’idea di far usare i tamponi ha diluito il numero dei casi critici nell’ambito dei casi contagiati, e quindi a questo punto la mortalita’ e’ al di sotto dell’1%, noi invece abbiamo avuto dei problemi molto seri, soprattutto nell’Italia del Nord, in cui si e’ aggiunta anche una scarsa differenziazione fra i casi critici, e i casi che riguardavano il Coronavirus”. Nel senso che, abbiamo ormai i dati definitivi cinesi, una mortalita’ che dal 2% e’ stata anche quella poi riportata all’1% dagli studi Americani, su’ circa 552 Ospedali, 1 migliaio di pazienti, quindi diciamo diventa un fatto fondamentale, a differenza soprattutto nella nostra situazione. Nel senso che vengono considerati morti da Coronavirus anche quelli che muoiono per altre cause, dai tumori alle malattie cardiocircolatorie, ad altre patologie dello stesso polmone, del fegato, del diabete. “Quindi questo e’ stato motivo di confusione ed assistiamo a tutte queste percentuali di mortalita’. E soltanto finalmente, da un paio di giorni, i numeri sono un po’ diversi, perche’ finalmente dopo aver superato le mortalita’ della Cina, per questa epidemia, proprio in primavera, abbiamo avuto una serie di mortalita’ impressionanti, praticamente da un giorno all’altro, siamo riusciti “ieri” in particolare ad avere una riduzione consistente di queste mortalita’, rispetto al giorno precedente, e “oggi” eravamo ad aspettare cosa succedesse, e fortunatamente si e’ mantenuto questo ritmo, non molto pero’, anzi 50 morti in meno del giorno precedente, rappresenta gia’ un successo rispetto a questa linea che era sempre in salita, lo stesso ovviamente per i contagiati e soprattutto per i guariti, che addirittura hanno toccato i 1400. Le affermazioni secondo un parere medico della Medical Care Onlus, il suo Presidente Raffaele Canneva in sinergia con il Professore, Virologo Giulio Tarro. Ci illustra il suo parere da un punto di vista medico? “Nella nostra situazione attuale, abbiamo 4 nostri Medici in quarantena, cerchiamo di dare un supporto umano notevole, oltre che Medico”. La cosa importante e’ che si riesca a trovare un Vaccino alla risoluzione di tutto. Abbiamo tanti scienziati, medici, ricercatori che si occupano di ricerca, ed e’ una situazione difficile nel Mondo ad oggi, farci trovare impreparati a tale emergenza. Diversamente, poteva essere un qualcosa, una situazione, che si poteva evitare, credo che stiamo creando piu’ danni, nelle persone, nell’economia del Paese, in quanto tale. Purtroppo, penso che abbiamo una classe Dirigente e soprattutto una classe politica che non è all’altezza di gestire tale emergenza. Con questa situazione di pandemia, si e’ creato il panico soprattutto al Nord Italia, per non parlare dei contagi e i morti. Secondo una mia idea, sono d’accordo con la Corea del Sud, sul “Modello Seul”, in sinergia con il Professore Tarro, sui “tamponi a tappeto” da poter garantire all’Italia. Il modello Seul, una strategia messa in campo dal governo della Corea del Sud che è riuscito ad arrestare il contagio nel Paese. Il modello Seul però è molto più che “tamponi a tappeto” e, oltre alla domanda se funzioni davvero, è legittimo chiedersi se sia replicabile sul territorio italiano. Il paragone fra Italia e Corea del Sud è impietoso. Fino a qualche settimana fa, il Paese asiatico era subito dopo la Cina per numero di contagi. Superati i 7.000 infetti, l’aumento di casi ha cominciato a diminuire, così come il numero di morti. L’Italia è invece ormai, purtroppo, al secondo posto nel mondo con 47.021 casi, e il numero di morti, salito a 4.032, ha superato quello cinese. Cosa è il modello Seul ? Innanzitutto, certamente, il numero di tamponi effettuati. L’Italia, ad oggi, ha effettuato circa 140.000 tamponi. La Corea del Sud, nonostante abbia una popolazione leggermente più ridotta, ne ha eseguiti più del doppio: quasi 310.000. Ma la differenza non sta soltanto nel numero di tamponi, ma nella loro funzione. In Italia, infatti, lo scopo è confermare o meno i casi di persone che mostrano già sintomi, in Corea del Sud quello di individuare gli asintomatici. Il test sul sintomatico, com’è ovvio, può soltanto confermare o meno un caso di coronavirus. Quello sugli asintomatici, invece, porta il beneficio di prevenire nuovi contagi da parte di potenziali infetti. Ma autorevoli pareri scientifici e non hanno già spiegato come non sia possibile tamponare tutta la popolazione di un Paese. Il primo è che comunque si deve dare la priorità a chi mostra sintomi e a chi è stato a contatto con i pazienti contagiati. Il secondo riguarda i tempi: per avere un risultato sono semplicemente troppo lunghi. “Un altro grande paradigma, secondo sempre un mio parere, e’ l’ignoranza, purtroppo a questo non esiste vaccino. Credo che oggi gli Italiani a causa di una cattiva informazione, siano tutti in panico, senza ancora aver compreso la gravita’ della situazione, come e’ accaduto al Nord”. Quindi il mio messaggio e’ questo: “Dare sempre una giusta informazione e’ gia’ un passo avanti, bisogna fare attenzione a quello che si dice”. Far arrivare nelle case degli Italiani una giusta e corretta informazione, puo’ evitare altri contagi e meno morti. La Medical Care Onlus in sinergia con il Professore Tarro, vogliamo lanciare questo messaggio ben chiaro, quello di effettuare “Tamponi a Tappeto”in tutto il nostro Paese.

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