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Cronaca Battipaglia

Impianto carburanti vicino alla scuola: opposizioni e Legambiente contro il Comune

La società che realizzeràil distributore (su un'area di 2mila metri quadrati) ha intenzione inoltre di creare un'area verde che sarà ceduta all'amministrazione comunale a titolo gratuito

È polemica a Battipaglia dopo la decisione della giunta di autorizzare la realizzazione di un impianto di rifornimento carburanti in un'area posta a pochi passi dall'istituto scolastico Medi. La società che realizzerà l'impianto (su un'area di 2mila metri quadrati) ha intenzione inoltre di creare un'area verde che sarà ceduta al Comune a titolo gratuito. Il progetto, secondo quanto si legge nella delibera, risponde al Piano Regolatore del 1973. 
Le opposizioni sul piede di guerra

La minoranza all'attacco

Durissimo il commento delle opposizioni, che sono lanciate all'attacco dell'amministrazione comunale. A cominciare da Civica Mente: “Un atto incredibilmente scandaloso” afferma il presidente, Ugo Tedesco: “Ci preoccupa la visione a medio e lungo periodo dell’amministrazione. Dove vogliamo portare Battipaglia? Come vogliamo sviluppare il tessuto sociale?” “Quello che sta per succedere è un atto che ci riporta indietro nel tempo" aggiunge il Segretario, Valerio Giampaola. Di "ennesimo schiaffo alla città" parla invece la segretaria del Pd cittadino, Anna Raviele. Luigi Spera e Valerio Longo del movimento Radici e Valori sottolineano la "scelta discutibile" dell'amministrazione: "Sicuramente una cosa legale, ma certamente non giusta e opportuna..Siamo sempre a difesa dell' iniziativa privata, quando legittima, ed anche in questo caso forse in termini tecnico-giuridici lo è. Tuttavia non possiamo fare a meno di valutare negativamente l'area nel quale è stato autorizzato tale impianto». 

Legambiente: "Un progetto inopportuno"

Anche il circolo locale di Legambiente ha preso posizione in merito al progetto, bollato come "inopportuno". "In questa città - si legge nella nota - si indugia nel passato che sta condannando il pianeta. Si continua a mettere al centro della pianificazione urbana l'auto privata, a carburante fossile. Parcheggi nuovi senza colonnine per la ricarica, nessun potenziamento della mobilità pubblica, solo cemento e pompe di benzina. Desta inoltre la nostra perplessità il fare sottotraccia (nascosto direbbero i malpensanti) con cui questa vicenda si è svolta. Si è 'scoperto' di questo progetto dopo l'approvazione delle 'compensazioni".

Ha collaborato Alessandro Mazzaro 

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