Paura a Sarno: brucia un capannone, corrono i vigili del fuoco
L'incendio, esteso a 2300 metri quadrati, ha minacciato anche una fabbrica vicina. Sono stati utilizzati 24 uomini e 11 mezzi, anche da Salerno e Napoli. Isolato in tre ore, prosegue la messa in sicurezza
Un vasto incendio, ieri sera, è divampato nell'Agro, a Sarno. Le fiamme si sono estese a 2300 metri quadrati di capannone della Termoplast: incendio di materiale plastico consistente in materie prime di lavorazione per prodotti Pet. L'incendio minacciava anche una fabbrica adiacente di moto, la Lem Motors.
I soccorsi
Sul posto sono giunti i vigili del fuoco da Sarno, Siano, Mercato San Severino ma anche da Salerno e Napoli. In totale, sono stati utilizzati 24 uomini e 11 mezzi. L'incendio è stato isolato in tre ore. Prosegue, adesso, la messa in sicurezza dei luoghi. Ingenti danni al capannone.
Le reazioni
La Deputata M5s Virginia Villani e il consigliere regionale Michele Cammarano lanciano un appello: “Servono più controlli sul rispetto delle norme e contro gli atti scellerati di chi vuole avvelenare il nostro territorio. Ancorauna volta il cielo dell'area industriale di Sarno si colora di nero, coperto da una nube che rischia di essere dannosa per la salute dei cittadini. Non è accettabile quello che succede in questo territorio: in attesa che la Magistratura faccia il suo corso e trovi i responsabili di questo rogo o ne accerti le cause, dobbiamo chiederci chi ci salverà dall'inquinamento che stiamo respirando in queste ore. È necessario mettere in campo maggiori controlli nell'area industriale di Sarno: si sta paventando un danno ambientale senza precedenti e il rischio incolumità per i cittadini del comprensorio è troppo alto. Dopo l'ennesimo incendio nella zona industriale, che segue quello del 12 marzo 2020 alla PRT, sembra evidente che la situazione stia degenerando. Bisogna fare attenzione che tutte le attività del territorio rispettino le leggi e i parametri previsti nella normativa antincendi. Inoltre, è necessario mettere in campo le opportune verifiche per riuscire a garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela dell'ambiente. L'area industriale di Sarno è abbandonata al proprio destino, è terra di nessuno: qui non si vive ma si sopravvive tra i miasmi che provengono dal sito di stoccaggio che si trova in via Ingegno, gli incendi, il degrado e lo sversamento illecito di rifiuti da parte degli incivili! Uno scenario decadente e pericoloso dal punto di vista ambientale. A Sarno, la salute dei cittadini non si è affatto tutelata. Bisogna intensificare il monitoraggio con l'utilizzo di telecamere di videosorveglianza, con un incremento anche di uomini dei corpi volontari e delle associazioni ambientalistiche, come le guardie ambientali. Ad oggi, quindi, viste le numerose segnalazioni che giungono dai cittadini, preoccupati per la propria salute, chiediamo ancora una volta quali attività di rilevazione sono state effettuate successivamente all'incendio del 12 marzo 2020 alla PRT e con quali esiti e quali procedure urgenti sono in corso per determinare una immediata bonifica del sito alla luce dell'aggravarsi delle suddette condizioni ambientali”.
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