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Cronaca

Pedopornografia, inchiesta "Abuse": perquisizioni anche a Salerno

Quattro arresti e perquisizioni in diverse città italiane nell'ambito di un'indagine condotta da polizia italiana e dalla Polizei tedesca contro la pedopornografia

Quattro persone arrestate e altre nove indagate: è il bilancio dell'inchiesta "Abuse" contro la divulgazione di video pedo-pornografici su Internet della procura distrettuale di Catania. Perquisizioni sono state effettuate anche a Salerno e in altre città della Penisola.

La polizia postale del capoluogo etneo, durante perquisizioni domiciliari disposte dal procuratore aggiunto Marisa Scavo e dal sostituto Laura Garufi, ha arrestato, perchè colti in flagranza di reato, un 51enne a Catania, un 41enne a Siracusa, un 54enne, recidivo, a Livorno, e un 41enne a Mantova.

L'operazione scaturisce da una collaborazione tra la polizia italiana e quella tedesca, in particolare la sezione criminale del North Rhine Westphalia, ed ha riguardato il contrasto della divulgazione di materiale pedo-pornografico su Internet tramite il programma eDonkey2000.

In particolare, tra la fine del 2011 e l'inizio del 2012 gli indagati avrebbero divulgato alcuni video di pornografia infantile. Il coordinamento e lo scambio di informazioni è avvenuto tramite il Centro nazionale di contrasto della pedo-pornografia on-line (Cncpo) della polizia postale di Roma. Le città interessate dalle perquisizioni in Italia sono state: Palermo, Catania, Siracusa, Messina, Reggio Calabria, Napoli, Salerno, Roma, Livorno, Vicenza, Verona, Mantova e Udine.

I quattro arresti sono stati eseguiti, durante perquisizioni, perché gli indagati sono stati colti dalla polizia postale in flagranza di reato. Il 51enne catanese è un impiegato pubblico, sposato con figli maggiorenni, che è stato sorpreso in possesso di 15 Dvd contenenti filmati di pornografia infantile che stava per divulgare su Internet.

Sono operai single il 41enne arrestato a Siracusa, che aveva oltre 10mila filmati pedopornografici e il 54enne bloccato a Livorno. Quest'ultimo è considerato dalla polizia postale un 'recidivo' perché in passato già denunciato per lo stesso reato. Il 41enne arrestato a Mantova è un operaio, sposato, con figli maggiorenni, che è stato trovato in possesso di circa 10mila file pedopornografici. Le indagini della polizia postale di Catania e di quella tedesca della sezione criminale del North Rhine Westphalia sono state coordinate dal procuratore capo Giovanni Salvi, dall'aggiunto Marisa Scavo e dal sostituto Laura Garufi.

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