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Cronaca

Scandalo all'Unisa, spuntano le assunzioni natalizie: nel mirino 16 bibliotecari

I carabinieri acquisiscono nuovi documenti negli uffici della direzione generale per fare chiarezza sull'assunzione di sedici persone in servizio grazie ad una vecchia graduatoria

Si allarga l’inchiesta sullo scandalo “Parentopoli” all’università degli studi di Salerno. Dopo gli accertamenti su bandi di gara e presunte assunzioni sospette che sarebbero state messe in atto nel corso degli ultimi anni e che, nei giorni scorsi, hanno portato all'iscrizione nel registro degli indagati l’ex rettore Raimondo Pasquino, questa volta nel mirino della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore – riporta La Città – finiscono le assunzioni riguardanti il personale tecnico amministrativo. Sono, infatti, sedici le persone assunte il 23 dicembre scorso, grazie allo scorrimento delle vecchie graduatorie stilate con i concorsi indetti a partire dal 2006. Proprio quei concorsi dai quali la direzione generale avrebbe potuto attingere quando ha indetto il bando per la somministrazione di lavoro interinale, affidato per 660mila euro alla Lavorint spa.

Ma, questa volta, ad attirare l'attenzione degli inquirenti è l'assunzione del personale in carico all'Unisa che in parte deve sopperire alle carenze di organico nelle biblioteche. Anche per il bando per la ricerca di interinali il consiglio di amministrazione dell'università invocò la necessità di trovare addetti che tenessero aperte le biblioteche nelle ore pomeridiane, salvo poi destinare i 15 addetti agli uffici di segreteria. Un nuovo filone d'inchiesta, che nei giorni scorsi, ha indotto nuovamente i carabinieri a perquisire gli uffici della direzione generale del Campus.

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