rotate-mobile
Cronaca

Terremoto in Regione: indagato anche Caldoro per l'inchiesta Coppa America

Tra le accuse, l'illecita selezione di socio privato, reato affine alla turbativa d'asta, in relazione alla prima edizione dell'evento sportivo, e, ai soli de Magistris e Caldoro, i pm contestano anche l'abuso d'ufficio

Lo scorso 6 giugno aveva già scosso il Comune di Napoli ed ora si estende alla Regione Campania: nel registro degli indagati per l'inchiesta sulla Coppa America, finiscono anche il presidente della Regione, Stefano Caldoro, il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris e l'ex presidente della Provincia, Luigi Cesaro. Tra le accuse, l'illecita selezione di socio privato, reato affine alla turbativa d'asta, in relazione alla prima edizione dell'evento sportivo, quella del 2012, e, ai soli de Magistris e Caldoro, i pm contestano anche l'abuso d'ufficio in relazione all'edizione di quest'anno (Cesaro si era dimesso nell'autunno del 2012 per candidarsi al Parlamento, mentre i fatti contestati risalgono al febbraio/marzo del 2013). 

Tutte contenute nei capi d'imputazione del nuovo decreto di sequestro del personal computer di Attilio Auricchio, capo di gabinetto del Comune di Napoli, le accuse: la scorsa settimana, il Tribunale del Riesame aveva annullato il primo sequestro per difetto di motivazione, per cui pm Graziella Arlomede e Marco Bottino hanno inteso meglio esplicitare le accuse nei confronti degli indagati con un nuovo decreto.

Nel dettaglio, l'accusa di illecita selezione di socio privato si riferisce alla scelta (fatta da Comune, Provincia e Regione) dell'Unione industriali come partner privato dell'Acn, la società che ha gestito le due edizioni della Coppa America. "Il partner privato - sostiene la Procura - si sarebbe dovuto scegliere con una gara pubblica. L'accusa di abuso d'ufficio, invece, si riferisce all'ingresso nell'Acn della Camera di commercio di Napoli, che ha sostituito l'Unione degli industriali. La legge finanziaria del 2008 - continua la Procura - prevede che gli enti territoriali non possano avere partecipazioni in società miste. Il secondo decreto di sequestro del computer è stato notificato venerdì scorso ad Attilio Auricchio dagli uomini del Nucleo regionale di polizia tributaria, coordinati dal colonnello Nicola Altiero: gli stessi che, lo scorso 6 giugno, avevano perquisito gli uffici dello stesso Auricchio, di Claudio de Magistris, fratello del sindaco che si occupa dei grandi eventi, del presidente degli Industriali Paolo Graziano, del presidente della Camera di Commercio Maurizio Maddaloni e di Mario Hubler, ex presidente di Acn, tutti indagati per turbativa d'asta e truffa".

L'inchiesta del procuratore aggiunto Francesco Greco e dei sostituti Graziella Arlomede e Marco Bottino verte, quindi, su una serie di presunte irregolarità nell'organizzazione della Coppa America, incluso l'utilizzo dei fondi europei e l'anticipazione delle somme alle società americane per i diritti. Fabrizio Cicchitto (Pdl), ha osservato che "con questo andazzo in Italia sarà impossibile fare alcunchè e nessuno prenderà più iniziative che lo mettano a rischio".

"Senza voler entrare nel merito della vicenda giudiziaria che vede coinvolto il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro e che sarà chiarita nelle sedi opportune, l'onestà e la serietà del Presidente della Giunta regionale meritano un supplemento di garantismo", incalza il presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano (Pdl). "Sono certo - aggiunge Romano - che il presidente Caldoro chiarirà agli inquirenti gli addebiti che gli vengono mossi, convinto della limpidezza del suo operato, come ha sempre dimostrato fin dal suo insediamento, attraverso una politica di serietà e rigore che - conclude Romano - ha consentito alla Campania di recuperare, tra l'altro, credibilità e fiducia sullo scenario nazionale ed internazionale".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Terremoto in Regione: indagato anche Caldoro per l'inchiesta Coppa America

SalernoToday è in caricamento