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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta sul giudice Pagano: tra gli indagati spunta Canfora

Nel mirino degli inquirenti è finito un episodio del 2016, quando Pagano avrebbe fatto pressione affinchè Coppola (dipendente provinciale) fosse trasferito da un ufficio all’altro, ottenendone lo spostamento immediato

Spuntano nomi eccellenti nell’inchiesta giudiziaria che vede indagato il giudice Mario Pagano, che, dallo scorso dicembre, è agli arresti domiciliari con l’accusa di aver creato un sistema di favori e corruzione con cui avrebbe condizionato sentenze e orientato l’assegnazione dei processi.

I nomi

Il tribunale di Napoli - rivela La Città -  ha emesso un avviso di proroga delle indagini per 28 indagati tra cui figurano anche il presidente della Provincia e sindaco di Sarno Giuseppe Canfora, l’amministratore del centro diagnostico "Cedisa" e della casa di cura La Quiete Leonardo Calabrese, il presidente dell’Ance-Aies Vincenzo Russo e il vice prefetto Francesco Sperti. Canfora, esponente del Partito Democratico, è accusato di concorso in concussione con Pagano e Renato Coppola, autista e uomo di fiducia del giudice di Roccapiemonte. Nel mirino degli inquirenti è finito un episodio del 2016, quando Pagano avrebbe fatto pressione affinchè Coppola (dipendente provinciale) fosse trasferito da un ufficio all’altro, ottenendone lo spostamento immediato. Per Calabrese, invece, i fatti risalgono al 2015 e il reato contestato è quello di corruzione in atti giudiziari sempre in concorso con Pagano. Ipotesi a cui si aggiunge, per Russo, quella di concorso nella rivelazione di segreto d’ufficio, per contatti risalenti al 2012 e al 2016. Il biennio 2012/2013 è invece quello finito sotto i riflettori per il viceprefetto Sperti, accusato con il giudice di abuso d’ufficio e traffico d’influenze illecite.

Tra gli indagati destinatari dell’avviso di proroga - riporta sempre il quotidiano - anche altri giudici: il procuratore generale della Corte dei Conti, Michele Oricchio (per due ipotesi di abuso d’ufficio nel 2013 quando presiedeva la Commisione tributaria), l’ex presidente della sezione lavoro Nicola De Marco (abuso d’ufficio e traffico d’influenze illecite dal 2014 al 2016), il giudice civile Maria Elena Del Forno e l’ex senatore Luigi Bobbio , giudice a Nocera (entrambi per un abuso d’ufficio nel marzo 2016). La proroga delle indagini è stata inoltre disposta a vario titolo per Riccardo De Falco e Giovanni Di Giura della casa di cura Villa Silba, il costruttore Eugenio Rainone, Peppino Sabbatino di Nocera Superiore, Luigi Grimaldi di Roccapiemonte, Roberto Leone di Cava de’ Tirreni, il commercialista Antonio Piluso, l’ex comandante della polizia municipale Giancarlo Correale, il cancelliere Nicola Domenico Montone (cognato di Pagano), Ermelinda Aliberti di Montoro, Filippo Romano di Mercato San Severino, Assunta Ingenito di Castel San Giorgio, Gennaro Saviano di Palma Campania, Umberto Attanasio di Roccapiemonte, Vincenzo Coppola di Nocera, Salvatore Caligiuri di Pompei, Francesco Pannullo di Roccapiemonte, Salvatore Salomone di Nocera.

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