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Incidenti stradali Sassano

Strage di Sassano: lutto cittadino, al conducente era già stata ritirata la patente

"Non posso crederci, nessuna parola ma solo lacrime": è la frase ricorrente pronunciata dagli amici e dai conoscenti delle vittime, sconvolti per quanto accaduto

Sotto choc la comunità di Sassano per l'assurdo incidente che ieri ha spezzato quattro giovanissime vite. Erano seduti al bar, Nicola e Giovanni Femminella e Luigi e Daniele Paciello, quando sono stati travolti e uccisi da un'auto che è sbandata: a guidarla Gianni Paciello, fratello di Luigi, una delle vittime, ora in stato di arresto all'ospedale. Dal nosocomio di Polla è stato trasferito al San Leonardo di Salerno. "Il tasso alcolemico accertato è di 1,3 ma ancora non c'è una comunicazione ufficiale", ha detto addolorato il sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino, in merito allo stato del conducente 22enne. Viaggiava ad oltre 100 chilometri all'ora in un tratto dove il limite è di 50 km/h.

"Non posso crederci, nessuna parola ma solo lacrime": è la frase ricorrente pronunciata dagli amici e dai conoscenti delle vittime, sconvolti per quanto accaduto. Proclamato il lutto cittadino. Ad unirsi al cordoglio di tutte le comunità locali, anche l'associazione Strade Sicure che invita le Istituzioni scolastiche e tutti gli educatori, in particolare oggi ma tenacemente, a dedicare nella giornata scolastica odierna momenti di riflessione, nonchè monitoraggi e dialoghi costanti sul corretto rispetto delle norme stradali e sulle conseguenze del consumo di alcolici.

Intanto, la Procura lucana di Lagonegro ha aperto un fascicolo per omicidio volontario plurimo, qualificazione giuridica che consegue all'accertamento della positività all'alcoltest per Paciello che aveva già subito il ritiro della patente per precedenti sinistri. Paciello pare fosse stato coinvolto in un incidente già nel 2010: quella volta morì un amico, Gianni Rubino. Era la festa patronale e l'auto con i due ragazzi uscì di strada. Al 22enne, da poco maggiorenne, fu ritirata la patente perché sospettato di essere alla guida in quel tragico frangente, ma lui ha sempre negato e alla fine l'accertamento si è concluso con la restituzione della patente. Nell'incidente di ieri, intanto, Paciello ha riportato traumi da strada ma non è in pericolo, né in prognosi riservata. La sua potente Bmw 520, stando ad una prima ricostruzione dei carabinieri di Sala Consilina, ha perso il controllo dopo aver urtato contro un cordolo stradale a velocità elevata, fino a far schizzare il veicolo davanti alla vetrina del bar dove le quattro giovani vittime sedevano a un tavolino per assistere ad una partita di calcio. Non ancora fissata la data dei funerali: un dolore immenso.

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