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Cronaca Battipaglia

Battipaglia, ucciso per aver rifiutato la cena: il movente non convince i militari

Non convince agli inquirenti la versione fornita dall'assassino di Robert, secondo il quale l'omicidio sarebbe scaturito dalle continue lamentele della vittima per la qualità del cibo

Continuano gli approfondimenti investigativi dei carabinieri di Battipaglia, coordinati da Vincenzo Montemurro della Procura di Salerno, per fare piena luce sull’omicidio di Robert Marian Wojcikowski assassinato dal suo connazionale J.B. a colpi d'ascia, dopo aver consumato la cena in una fatiscente baracca di viale Europa della zona industriale di Battipaglia.

Dal primo esame esterno terminato quasi a notte fonda, condotto dal medico legale sul corpo privo di vita di Robert, trasferito presso l’obitorio dell’ospedale di Battipaglia, sono emerse alcune profonde ferite alla regione frontale e parietale, inferte con un grosso e pesante arnese affilato, compatibile con l’ascia ritrovata dai carabinieri.

L’omicida che ha condotto i Carabinieri sul luogo, ricostruendo le fasi del delitto, ha anche fatto ritrovare vari indumenti ed alcuni stracci utilizzati per asciugare le copiose tracce di sangue, nascosti ad una certa distanza a conferma della sua intenzione di occultare quanto accaduto. L'assassino, non residente in Italia e conosciuto con il nome Giorgio anche da chi frequentava assiduamente quella zona e da molti dei suoi connazionali, era intenzionato a salire sul treno per Napoli, per far perdere le proprie tracce.

Non convince, tuttavia, agli inquirenti la versione fornita da J.B. secondo il quale l'omicidio sarebbe scaturito dalle continue lamentele della vittima per la qualità del cibo: non era da ieri, ma da quasi un mese che Robert Marian veniva ospitato dal suo carnefice. Si attende, dunque, l'esame autoptico nei prossimi giorni per far chiarezza sul movente dell'assassinio.

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