Boom di casi di sindrome simil-influenzale in Campania: allarme tra i piccoli, i dati
D'Avino: "Ci capita, purtroppo, di assistere ad una vera e propria corsa agli antibiotici, che in moltissimi dei casi non servono a nulla. Anzi, si crea solo un danno"
Brusco aumento del numero di casi di sindrome simil-influenzale soprattutto nei più piccoli, in Campania. A lanciare l’allarme, è il vicepresidente nazionale della Fimp (Federazione italiana medici pediatri) Antonio D’Avino. In base ai dati a sua disposizione, infatti, nel nostro territorio si sta verificando un aumento dei casi, con il rischio sovraffollamento dei pronto soccorso dei vari ospedali.
I rischi
Gli esperti avevano preannunciato che ci sarebbe potuto essere un picco di casi influenzali a fine gennaio, e il Ministero della Salute ha prontamente diramato le informazioni su come prevenire il contagio. "I nostri studi sono sotto pressione come poche volte è successo negli ultimi anni, viaggiamo ad una media di 50 visite al giorno", ha detto D'Avino.
I dati
In Italia l'incidenza totale è pari a 6,2 casi per mille assistiti. Ma i più colpiti sono i bambini al di sotto dei cinque anni, per i quali si osserva un'incidenza pari a 10,7 casi per mille assistiti. "Ci capita, purtroppo, di assistere ad una vera e propria corsa agli antibiotici, che in moltissimi dei casi non servono a nulla. Anzi, si crea solo un danno perché si genera quella che in gergo si chiama antibiotico-resistenza, riducendo nel tempo la possibilità di cura verso molti ceppi di batteri", conclude D'Avino.
Info: Salute.gov.it/portale/influenza/homeInfluenza.jsp