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Cronaca Angri

Inquinamento ad Angri, sequestrata un'officina

Indagato il legale rappresentante della società: i carabinieri hanno scoperto lo sversamento di acque inquinate nel sottosuolo e l'assenza di autorizzazione per le emissioni in atmosfera

Un'officina per la riparazione di veicoli per il trasporto di persone è stata sequestrata ad Angri dai carabinieri del nucleo operativo ecologico del comando provinciale di Salerno, agli ordini del capitano Giuseppe Ambrosone. Nel corso di un controllo presso l'attività in oggetto i militari hanno rilevato diverse violazioni al Codice dell'Ambiente, per cui il legale rappresentante è stato indagato. Nel dettaglio, è emerso che presso l'officina veniva effettuato o almeno consentito lo scarico diretto, nel sottosuolo, delle acque meteoriche e di dilavamento del piazzale, contaminate da elementi inquinanti e convogliate in pozzetti e quindi nel sottosuolo senza alcun trattamento preventivo.

I carabinieri hanno inoltre rilevato l'illecita gestione di rifiuti speciali, ossia la messa in riserva/deposito preliminare di rifiuti costituiti da fanghi delle fosse settiche senza alcuna autorizzazione. Inoltre veniva esercitata l'attività di saldatura senza alcuna autorizzazione per le emissioni in atmosfera. L'attività di riparazione degli autoveicoli era inoltre svolta in un capannone di 800 metri quadrati circa senza il certificato di prevenzione incendi.

Su richiesta della procura della Repubblica di Nocera Inferiore (sezione reati ambientali, sostituto procuratore Marielda Montefusco) il giudice per le indagini preliminari del tribunale nocerino Giovanna Pacifico ha quindi emesso un decreto di sequestro preventivo eseguito quindi dai carabinieri del NOE. Il valore approssimativo dei beni sequestrati è di circa dieci milioni di Euro.

 

 

 

 

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