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Cronaca Serre

Serre, sequestrate stalle in un caseificio. Trovato amianto

I finanzieri hanno scoperto uno scarico abusivo di residui della lavorazione in un affluente del Sele. Sequestrate due parti di fabbrica con copertura in amianto e trovata una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi

Un caseificio è stato in parte sequestrato a Serre dai finanzieri della compagnia di Eboli e dai militari della sezione operativa navale di Salerno. Lo si apprende da una nota del comando provinciale delle fiamme gialle. La struttura scaricava abusivamente, attraverso una serie di tubazioni, i liquidi provenienti dalla lavorazione dell'opificio industriale nel torrente Alimenta, affluente del fiume Sele, provocando inquinamento del corso d'acqua.

Al momento del controllo effettuato dai finanzieri, controllo al quale hanno partecipato anche gli uomini del WWF, dell'Asl Salerno e dell'ufficio tecnico del comune di Serre, gli inquirenti hanno accertato che "l’impianto di depurazione dei reflui derivanti dalla lavorazione casearia, seppur munito di regolare autorizzazione rilasciata dalla provincia di Salerno, risultava aver subito rilevanti modifiche strutturali e tecniche, anche attraverso l’installazione di impianti mobili di aspirazione, che ne determinavano di fatto il mancato funzionamento".

stalla serre 2-2

All'estremità dello scarico situato sulla riva dell'Alimenta, infatti, rendono noto le fiamme gialle, si trovavano residui bianco-giallastri "tipici del sierio", che secondo gli inquirenti dimostrerebbero che lo scarico non fosse occasionale ma "duraturo nel tempo". La guardia di finanza ha inoltre sequestrato due fabbricati per 550 metri quadrati complessivi: le costruzioni, adibite a stalla, presentavano copertura realizzata in "lastre di eternit danneggiate e sfaldate così da rilasciare nell'ambiente circostante filamenti di amianto". Nelle stalle i liquami prodotti dai capi di bestiame, a causa della mancanza di idonee strutture di raccolta, si riversavano sul terreno circostante.

I finanzieri hanno inoltre sottoposto a misure cautelari un'area di 300 metri quadrati dove il locatario aveva allestito un deposito/discarica abusiva di rifiuti speciali consistenti in "autoveicoli dismessi e lastre di amianto". Due persone sono state denunciate all'autorità giudiziaria con le accuse di deturpamento ambientale, danneggiamento e abbandono di rifiuti pericolosi: si tratta dell'amministratore della società proprietaria del caseificio, S. R., 47 anni, originario di Sassano e il locatario dell'area, V. D., 44 anni, originario di Castelcivita.

 

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