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Cronaca

De Luca apre il forum "Insofferenza": bando ai cafoni

Il sindaco: "Come anticipato nei giorni scorsi, vorrei avviare questa settimana una serie di discussioni su alcuni spunti critici rilevati nei vostri messaggi in bacheca e in privato"

"Come anticipato nei giorni scorsi, vorrei avviare questa settimana una serie di discussioni su alcuni spunti critici rilevati nei vostri messaggi in bacheca e in privato": con queste parole il sindaco Vincenzo De Luca dà  il via ad "Insofferenza", il forum su Facebook dal titolo emblematico. Inizia citando Eraclito  - Il carattere dell’uomo è il suo demone -  a proposito del suo carattere, il primo cittadino.

"Non resisto alla tentazione della battutaccia graffiante. In più, Dna reattivo e scarsa propensione a porgere l’altra guancia. Com’è noto, nessuno è perfetto. Poi, la notizia buona: avendo tra i miei riferimenti Piero Gobetti, ho la convinzione profonda che la libertà si difende con la libertà. Non ho vincoli di ideologismi. Considero la verità più importante delle bandiere di partito", scrive il sindaco.

Precisando, quindi, di non essere minimamente infastidito dalla critica, De Luca puntualizza: "Non tollero chi aggredisce i figli o le famiglie, fingendo moralismo per colpire me. Ho conosciuto forme di vero e proprio camorrismo. Disprezzo la cafoneria, e ogni forma di volgarità gratuita. Mi va bene il sarcasmo, la vivacità, lo sfottò, persino qualche vaffa. Consentiamoci un po’ di vivacità, e qualche forma di scaricamento della tensione. Ma le cafonerie no".

Ancora, il primo cittadino confessa di non sopportare taluni finti esponenti della società civile, taluni finti comitati, associazioni di cittadinanza attiva: "Ho visto battaglie bibliche su autentiche sciocchezze. Non ho sentito nessuno parlare su cose di gravità estrema". Ne ha anche contro il “giornalismo deformante”, il sindaco che punta il dito contro le testate che danno lo stesso rilievo "a un comitato di due persone che sollevano un problema marginale, o addirittura inventato, ed a questioni di rilievo straordinario per impatto sociale, economico, per la quantità di lavoro amministrativo che ci sta dietro".

"Sono esigente e ruvido, a volte, con tanti interlocutori e collaboratori. Per eccessi o errori da me compiuti per inadeguata conoscenza delle situazioni, io mi scuso. Per il resto, chiedo agli altri la centesima parte di quello che chiedo a me stesso in termini di lavoro, sacrificio, rispetto degli impegni e di mutilazione di vita", ha concluso De Luca.

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