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Cronaca

Insufficienza renale cronica, anche in Campania il rimborso per gli alimenti aproteici

La malattia renale cronica, data la sua rilevanza epidemiologica e la grave invalidità a cui può condurre, rappresenta una vera e propria emergenza sanitaria

Apprezzamento alla Regione Campania da parte dei titolari di farmacia per la scelta di erogare un contributo ai cittadini che devono assumere prodotti alimentari aproteici, in particolare le persone affette da insufficienza renale cronica. Lo rende noto ill presidente di Federfarma Campania Nicola Stabile, in merito al decreto, firmato il 28 dicembre scorso dal presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca, che mette fine ad un triste primato della Campania, regione che non prevedeva rimborsi sull'acquisto di alimenti aproteici. Con la nuova normativa, "la Regione riconoscerà un contributo per l'acquisto dei prodotti dietetici aproteici il cui importo massimo mensile è di 70 euro per gli assistiti adulti e 80 euro per le persone di età inferiore ai 12 anni che hanno bisogno di assumere latte proteico. Il contributo viene erogato ai pazienti in pre-dialisi". Il decreto prevede una fase organizzativa di circa 30 giorni, per essere praticamente operativo.

Parla il presidente di Federfarma Campania

Il presidente De Luca con questa decisione ha confermato ancora una volta il suo impegno per garantire ai cittadini una sanità efficiente ed efficace e vicina alle loro esigenze.

Nei giorni scorsi De Luca, nel presentare il nuovo piano ospedaliero regionale, aveva anticipato che il passo successivo sarebbe stato quello di "prendersi maggiormente cura della persona", e il decreto sugli alimenti aproteici conferma quanto dichiarato. La malattia renale cronica, data la sua rilevanza epidemiologica e la grave invalidità a cui può condurre, rappresenta una vera e propria emergenza sanitaria. Poiché tende alla progressione, richiede spesso la dialisi, che porta a un peggioramento della qualità di vita dei pazienti e a un notevole onere economico per il Servizio sanitario nazionale (fino a 40.000 euro l'anno a paziente). A questo proposito, la terapia nutrizionale aproteica può costituire uno strumento prezioso. La Regione Campania ha valutato positivamente l'opportunità di sostenere la terapia conservativa negli assistiti affetti da insufficienza renale cronica progressiva anche alla luce dei suggerimenti dell'Organizzazione mondiale della Sanità, secondo le quali una corretta terapia dietetico nutrizionale è in grado di rallentare sensibilmente la morte renale.

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