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Cronaca

Gesto intimidatorio per il sindaco, i legali: "Avvertimento di stampo mafioso"

Dito puntato contro "una ben individuata stampa, estesa ai talk show non meno che alle cabanellate e alle vezzose e tardive scopritrici del Kilimangiaro nell’area delle nostre non rimpiante chiancarelle"

"Il rinvenimento sulle cassette della posta dell’abitazione del sindaco Vincenzo De Luca di una testa di maiale mozzata è un avvertimento di stampo mafioso che non colpisce solo il destinatario ma l’intera collettività salernitana". E' scritto sulla nota degli avvocati Paolo Carbone e Angelo Brancaccio, legali di fiducia del sindaco De Luca, come si legge su Il Mattino.

"Lungi dall’essere, come ha ipotizzato una autorevole testata milanese, forse affidatasi per l’occasione a un umorista, una probabile goliardata, il vile attentato - proseguono Carbone e Brancaccio - si inserisce in una orchestrata campagna di odio, con precisi ispiratori e con scoperte finalità". Dito puntato, dunque, contro "una ben individuata stampa, estesa ai talk show non meno che alle cabanellate e alle vezzose e tardive scopritrici del Kilimangiaro nell’area delle nostre non rimpiante chiancarelle, fa da contraltare a gruppi di potere e ad associazioni ambientaliste che dobbiamo ritenere operassero nella savana negli anni in cui Salerno era sottoposta a un autentico «sacco», con mostri edilizi di stampo speculativo e con la creazione dei quartieri-ghetto".

"E’ un momento buio. Non va sottovalutato il messaggio mafioso. L’unico ancoraggio sicuro e indipendente (anche per il destino del Crescent e di piazza della Libertà) resta la magistratura - insistono i legali - De Luca, come ogni cittadino, deve potersi difendere in tribunale, dove speriamo di far valere, nei prossimi giorni e con fiducia, i nostri diritti e le nostre ragioni".

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