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La provincia di Salerno e le sue bellezze ed attrazioni naturali

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Per la vastità eterogeneità del territorio, comprendente diverse entità storico-geografiche, è sicuramente una delle province più varie d'Italia. La parte nord, meno estesa al confine con la provincia di Napoli, si divide nella fascia della costiera Amalfitana (parte meridionale della penisolaSorrentina, patrimonio UNESCO) e nel retrostante Agro Nocerino Sarnese, fertilizzato dalle ceneri vesuviane ed irrigato dal fiume Sarno. Proseguendo verso sud est si trova il capoluogo, che si sviluppa nel punto in cui la valle dell'Irno sfocia verso il mare, fra le propaggini dei monti Lattari e dei monti Picentini. Proseguendo verso est troviamo la piana del Sele o di Paestum, fino al Novecento terra malsana e paludosa, oggi zona ad elevata produttività agricola e di forte richiamo turistico. A nord della piana c'è la zona collinare e poi montuosa dell'Alto e Medio Sele ai confini con l'Irpinia. Infine, oltre il Sele, le vaste aree del Cilento Vallo di Diano e Alburni, territori prevalentemente montuosi e verdeggianti di difficile accessibilità, a lungo rimasti isolati dai principali flussi di traffico, ma di grande fascino paesaggistico tanto da essere dichiarati parco nazionale del cilento vallo di diano e alburni e patrimonio UNESCO. La Provincia di Salerno presenta diverse eccellenze ambientali, spesso riconosciute anche a livello amministrativo. il territorio accoglie infatti un [Parco Nazionale], il già ricordato Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, quattro parchi regionali (il Parco regionale Monti Picentini, il Parco naturale Diecimare, il Parco regionale Bacino Idrografico del fiume Sarno e il Parco regionale dei monti Lattari), una Riserva Naturale Statale (la Valle delle ferriere), due Riserve Naturali Regionali (quella della Foce Sele e Tanagro e quella dei Monti Eremita e Marzano), poi due aree marine protette (l'Area marina protetta di Punta Campanella e l'Area marina protetta di Santa Maria Castellabate e Punta Licosa, prima area marina protetta in italia prevista fin dal 1972), e infine le oasi protette del Monte Polveracchio e di Persno. Inoltre, sul territorio sono presenti due siti riconosciuti dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità, la Costiera Amalfitana e il Parco Nazionale del Cilento Vallo del Diano e Alburni, che è riconosciuto anche riserva della biosfera e primo geoparco, tra i parchi nazionali italiani. La Costiera Amalfitana comprende i territori dei comuni rivieraschi compresi tra Positano e Vietri sul Mare, alle porte del capoluogo. Si tratta di un territorio di straordinaria bellezza paesaggistica in cui l'attività umana ha saputo integrarsi perfettamente, attraverso il paziente lavoro millenario per strappare alle scoscese balze montane fazzoletti di terra per uso agricolo o edilizio. Si è creato così un paesaggio antropizzato unico al mondo, impreziosito da testimonianze storiche ed architettoniche tra le quali occorre segnalare il Duomo di Amalfi e i giardini di Villa Cimbrone e Villa Rufolo a Ravello. Il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni è invece un vasto Diano e Alburni è invece un vasto territorio di 181.048 ettari che, anche grazie ad un isolamento secolare, ha saputo conservare usi antichissimi, di grande valore salutistico ed ambientale. È infatti ad Acciaroli e Pioppi, sulla costa cilentana, che Ancel Keys, nutrizionista statunitense, ha condotto gli studi sull'alimentazione che hanno portato alla definizione della famosa 'dieta mediterranea'. Attualmente, il territorio è interessato da una ricerca del CNR, mirante a individuare i fattori anche genetici che consentono eccezionale, attiva longevità in perfette condizioni di salute alla popolazione cilentana. Al Parco, ai fini dell'attribuzione della qualifica di Patrimonio dell'Umanità sono stati aggiunti i siti archeologici di Paestum e Velia (l'antica Elea), la Certosa di Padula, le Grotte di Pertosa e le Grotte di Castelcivita. Occorre infine segnalare che l'area del Cilento è oggi uno straordinario serbatoio di biodiversità in campo florofaunistico, esemplificata dalla Primula di Palinuro (Primula palinuri), ma in particolare per quanto riguarda le piante alimentari: per tutte, si segnala il fagiolo di Controne, dalla buccia sottilissima e dall'eccellente digeribilità. Per questi motivi nel 1997 il Parco è stato inserito dall'Unesco nel Programma MAB (Man And Biology), come Riservadella biosfera e nel 2010 è stato nominato primo, tra i parchi nazionali, Geoparco italiano. Un'altra caratteristica è l'area ambientale incontaminata del Vallo di Diano, territorio ai confini della Basilicata a 60 km da Salerno. Il Vallo di Diano è un punto di riferimento per tutti coloro che amano la natura e la gastronomia, dalla Valle delle Orchidee a Sassano alle Grotte di Pertosa, dalle escursioni trekking per i sentieri del Cervati ai Boschi di Sanza. Il territorio ospita anche complessi ipogei di grande interesse, fra i quali si citano le Grotte di Castelcivita, con uno sviluppo di oltre 4 km, le Grotte di Pertosa, da visitare in parte in barca, le Grotte del Bussento sul fiume omonimo. Infine il Cav. Attilio De Lisa di Sanza (Sa) della Diocesi di Teggiano-Policastro e di riferimento al Parco Nazionale del Cilento,Vallo di Diano e Alburni in cui si trova anche il Monte Cervati di Sanza (Sa) che con i suoi 1898 metri di altezza è il più alto della Campania oltre alla Bellezza della Certosa di Padula,delle Grotte di Pertosa,dei siti archeologici di Paestum e Velia e delle Grotte di Castelcivita della Periferia Campana e Provincia Salernitana,invita tutti a visitare la Provincia Salernitana e questi luoghi di vera meraviglia ambientale,turistico (sia interno che marittimo) e cattolico.

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