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Cronaca

Le sfide, l’omicidio di identità e la giustizia per Filomena

L’Associazione ‘Andare Avanti’ rilancia sulle battaglie di Filomena Lamberti “Diciotto mesi all’ex marito? Non bastano”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

“Il nostro sarà un Paese più civile quando introdurrà l’omicidio di identità. Le norme di oggi non sono sufficienti per combattere un fenomeno drammatico. Il legislatore deve fare qualcosa in più” è un grido d’allarme, un monito al Parlamento quello di Filomena Lamberti. La donna, dopo essere stata sfregiata dall’acido versato dal marito, oggi è un simbolo di coraggio ed ha partecipato alla serata organizzata dall’Associazione ‘Andare Avanti’. ‘Difendimi perché io non posso dimenticare’, riflessioni sulla violenza contro le donne, il tema della serata.  Ha rilanciato l’avvocato Cristina Carpentieri “bisogna intensificare la legislazione vigente ed incrementare tutte le iniziative di prevenzione e sensibilizzazione”. L’Associazione ‘Andare Avanti’ ha assunto l’impegno di accompagnare tutte le iniziative tese alla introduzione della fattispecie di reato, battaglia portata avanti dall’avvocato napoletano Maurizio Zuccaro e diversi parlamentari. 

I rappresentanti dell’Associazione, Fabio Mammone fra i protagonisti della iniziativa, Gaetano Amatruda e Carmine Romaniello hanno poi riconfermato il sostegno alle battaglie di Filomena Lamberti. “Nel pieno rispetto delle attività della magistratura chiediamo - hanno sottolineato - di valutare tutti i passaggi utili per garantire giustizia a Filomena Lamberti.  La pagina di giustizia deve essere ancora scritta”. L’Associazione considera la vicenda come una ‘ferita ancora aperta’.  La pena inflitta all’ex marito della Lamberti è stata di diciotto mesi “sono pochi per la ferita inflitta le cui conseguenza fisiche e morali non lasciano spazio a  dubbi”.

Una pagina buia per la giustizia, quella scritta a Salerno. Il convegno è stato impreziosito dal qualificato contributo della dottoressa Franca Bottiglieri (psicologa e psicoterapeuta della famiglia), dell’ispettore Capo della  Polizia di Stato Roberta Manzo, della dottoressa Roberta D’Amato (Presidente Lions Club Salerno Duomo e Direttrice artistica dell’Accademia Danzarte).  Delle studentesse, coordinate da Valentina Amatruda, hanno letto alcuni versi per sensibilizzare la platea sul tema ‘stop violenza’. Sul palco, con Eco’ Abbigliamento, Sara Giordano, Alessia Memoli, Marina Neri, Elena Delle Donne, Anegla Amatruda e Silvia Romaniello. Il convegno è poi terminato con una coreografia, di altissimo livello, sul tema interpretato dalla compagnia ‘Accademia Danzarte’. 

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