rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Giffoni Valle Piana

Liquami bufalini nel fiume Picentino, sigilli ad un allevamento: denunciato il titolare

In azione, i carabinieri forestali di San Cipriano Picentino agli ordini del comandante Emanuele Lanzetta, i volontari della Guardia Rurale Ausiliaria del coordinamento provinciale di Salerno guidati da Angelo Cautillo e le guardie ambientali del Nogra

Un allevamento bufalino e ovino è stato sequestrato, nelle ultime ore, a Giffoni Valle Piana per sversamenti di liquami bufalini nel fiume Picentino registrati nella giornata di ieri. Il responsabile è stato denunciato alla Procura. In azione, i carabinieri forestali di San Cipriano Picentino agli ordini del comandante Emanuele Lanzetta, i volontari della Guardia Rurale Ausiliaria del coordinamento provinciale di Salerno guidati da Angelo Cautillo e le guardie ambientali del Nogra. 

Il blitz

I militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di San Cipriano Picentino e di Giffoni Valle Piana, attivati dalla segnalazione del sindaco di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara, in merito all'inquinamento delle acque del fiume Picentino, vincolato paesaggisticamente, hanno rilevato che il corso d’acqua aveva una anomala colorazione marrone, emanava cattivo odore e presentava consistenti schiume in superficie. Risalendo il corso del fiume alla ricerca dello scarico o della fonte inquinante, alla località “macchia” nel comune di Giffoni Valle Piana, i militari - si legge nel comunicato dei carabinieri - hanno scoperto presso un’azienda zootecnica di grandi dimensioni (circa 500 capi), lo smaltimento illecito di reflui zootecnici nel fiume Picentino oltre che il deposito incontrollato sul suolo dei reflui. I militari hanno accertato che le vasche di raccolta dei reflui erano colme ed i rifiuti tracimavano in un canale che poi confluisce nel fiume Picentino. Alla luce di quanto emerso hanno posto sotto sequestro le vasche e i 4.000 mc di reflui in esse contenuti, la motopompa utilizzata per il loro svuotamento ed un’area dell’azienda che sarebbe stata utilizzata illecitamente per il deposito incontrollato di liquami (circa 2.000 mc) sul suolo. Successivamente, hanno comunicato  all’Autorità Giudiziaria la gestione illecita di rifiuti per smaltimento degli stessi in corso d’acqua superficiale oltre che per deposito incontrollato su suolo, vietate dal Decreto Legislativo numero 152/2006 (Testo Unico Ambientale). 

La versione dell'azienda inviata alla nostra redazione:

"L'articolo postato parla di un pompa e di uno scarico doloso nel fiume quando di fatto l'inquinamento è stato casuale, dovuto alle piogge torrenziali della scorsa notte che ha dilavato l'esubero del letame che per questioni burocratiche (mancata concessione allo spandimento dei reflui dalla regione inoltrata da oltre 6 mesi) teniamo stoccate in attesa della stessa in posti non idonei al contenimento perché esaurito lo spazio. Se facciamo lo spandimento senza autorizzazione veniamo denunciati dai vicini per l'odore forte che si emana durante lo spandimento. quindi nel ringraziare di non aver fatto nomi vi chiedo la rettifica dell'articolo onde incorrere in reati . la pompa installata viene utilizzata per lo spandimento così come tutte le tubazioni esistenti, che in tre punti attraversano il fiume per portare il letame nei terreni coltivati all'altra sponda". 

I commenti  

Amareggiato il sindaco di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara: "Vedere il nostro fiume in quelle condizioni è stato un colpo al cuore. Confidiamo, ora, in una presa di coscienza da parte di chi commette questi reati e confermiamo che saremo sempre vigili sui temi ambientali. Nessuno dovrà farla franca se arrecherà danni alla nostra città". "Complimenti ai militari ed ai volontari che ieri hanno consentito l'individuazione di questi banditi che hanno danneggiato così violentemente il nostro fiume. Non è la prima volta che si registrano casi del genere, ma speriamo che l'intervento tempestivo delle Forze dell'Ordine e la nostra continua opera di sensibilizzazione su questi argomenti possa far desistere queste persone da compiere atti così ignobili", ha inoltre dichiarato il consigliere con delega all'ambiente Castelluccio.

L'Arpac 

In queste ore il sindaco, anche grazie al sollecito del consigliere regionale Andrea Volpe, incontrerà i tecnici dell'Arpac per effettuare ulteriori attività di controllo sul fiume Picentino. Il lavoro di Comune, Forze dell'Ordine   ed enti preposti continuerà inarrestabile per garantire la tutela del territorio.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Liquami bufalini nel fiume Picentino, sigilli ad un allevamento: denunciato il titolare

SalernoToday è in caricamento