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Cronaca Castel San Giorgio

Danni maltempo, Castel San Giorgio chiede lo stato di emergenza e calamità naturale

La sindaca Lanzara: "Non è più possibile continuare così, andiamo incontro all'inverno e le piogge non mancheranno, oltre allo stato di emergenza e di calamità naturale chiediamo a gran voce agli organi competenti la messa in sicurezza del torrente"

L’amministrazione comunale di Castel San Giorgio ha richiesto ufficialmente al presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro degli Interni, al presidente della Regione Campania e al Prefetto di Salerno, il riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità naturale a seguito dei danni del maltempo verificatisi il 4 novembre scorso. 

L’appello alle istituzioni

“Nonostante il continuo monitoraggio delle acque del torrente Solofrana e l'immediato intervento volto a rinforzare gli argini  con sacchi e a proteggere abitazioni e lo stesso cimitero comunale scampato così agli allagamenti - afferma la sindaca Paola Lanzara - il livello del torrente venerdì scorso  ha superato le sponde riversandosi nei terreni, nelle strade e nelle abitazioni limitrofe. Certo gli argini hanno retto perchè in questi anni siamo riusciti ad ottenere numerosi interventi di consolidamento, ma i danni restano ingenti. Per questo la giunta comunale ha fatto richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale che mi auguro ci venga riconosciuto al più presto. Nel frattempo grazie ai dipendenti comunali,ai volontari e ad interventi di somma urgenza, abbiamo provveduto a rimuovere il fango ed a pulire tutte le strade interessate. Ma certo non è più possibile continuare così, andiamo incontro all'inverno e le piogge non mancheranno, oltre allo stato di emergenza e di calamità naturale chiediamo a gran voce agli organi competenti la messa in sicurezza del torrente” ha concluso Lanzara. 

I danni sul territorio 

Lo scorso 4 novembre copiose piogge si sono riversate sull'intero territorio di Castel San Giorgio causando l'esondazione del torrente Solofrana con conseguente allagamento di terreni e danni alle abitazioni invase  dal fango e detriti con ostruzione di tutte le caditoie presenti sul piano viario con  notevole accumulo di fango che impediva il flusso delle acque, causando allagamenti in  via Palmeto, via Luigi Guerrasio, via Riccardo Ciancio e via Ferrovia. In  particolare in molte delle strade le acque si sono riversate nei  terreni limitrofi  interessando numerosi fondi agricoli nonché strade comunali e provinciali di varie frazioni. Al fine di prevenire pericoli all'incolumità pubblica è stato tempestivamente attivato il COC, centro operativo comunale, e si è provveduto ad allertare  il Settore Regionale per far fronte alla situazione di emergenza determinatasi sul territorio comunale, allo stesso modo gran parte dei dipendenti comunali sono stati impegnati nelle operazioni di monitoraggio del territorio attraverso interventi di somma urgenza. A seguito di tali eventi alluvionali, come risulta dalla documentazione anche fotografica agli atti dell'ente, si sono registrati ingenti danni  a carico delle infrastrutture del patrimonio pubblico, delle attività produttive, commerciali e sociali nonché nei confronti dei privati cittadini per cui si è ritenuto di intervenire con urgenza per eliminare le condizioni di pericolo e  di rischio per la pubblica e privata incolumità presso le strade interessate dagli allagamenti.

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