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Cronaca

La lettera al sindaco: "Permettere manifestazioni in piazza Portanova"

Alla base della missiva firmata da 21 realtà del territorio le difficoltà riscontrate nell'organizzare manifestazioni nelle aree previste dalla giunta. Questo il testo integrale della lettera

"Liberare Piazza Portanova e garantire la libertà di manifestare". È la richiesta avanzata al sindaco di Salerno da ben 21 realtà territoriali (Cobas Salerno -Coordinamento Solidarietà e Cooperazione Salerno -Ass. Hormè liberi di crescere - Movimento Decrescita felice Circolo di Salerno-Prc Salerno -Ass. Ballando per le strade – Potere al Popolo  Agro nocerino sarnese –Compost Collettiva transfemminista –Casa del popolo Cohiba -Giovani Comunisti  Salerno –Ass. Il Cortile –Comitato Centro storico alto –Tanalupa –Comitato Territoriale Salerno Mia – Ass.Arteria Salerno –Salute donna APSSD –Potere al Popolo Cava dei Tirreni- Ass. Differenza Donna APS – Cittadinanzattiva Campania –Sonoratrad –Manden diritt icivili e legalità APS).

La lettera

Alla base della missiva le difficoltà riscontrate nell'organizzare manifestazioni nelle aree previste dalla giunta. Questo il testo integrale della lettera:  

È già da qualche anno che le associazioni e i movimenti di questa città notano un progressivo restringimento degli  spazi utili alle manifestazioni pubbliche: cortei, volantinaggi, presìdi sono diventati difficili da eseguire perché i  luoghi preposti dalle varie delibere di giunta (n.55/2015- n. 153/2019) spesso non sono adeguati agli obiettivi dei  manifestanti per una serie di motivi che vengono valutati in fase organizzativa, alcuni addirittura sono isolati e di  scarsa visibilità e non garantiscono la riuscita degli eventi, tanto che dall’elenco dei luoghi stabiliti dalle delibere, la  maggioranza di essi deve essere scartata. 
Premesso che secondo l’art.17 della nostra Costituzione “I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e  senz'armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo  pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza  o di incolumità pubblica”, il caso più eclatante e immotivato è il diniego a manifestare in Piazza Sedile di  Portanova. 
E già dovrebbe bastare la Costituzione per ritenere ingiustificato il divieto a manifestare in piazza Portanova, ma  leggendo le delibere,sono proprio le condizioni decretate negli atti della Giunta a farci ritenere immotivato oltre che  discriminatorio tale divieto. 
Di fatto nelle delibere suindicate gli spazi approvati non devono costituire intralcio al traffico veicolare e  pedonale e non devono interferire con iniziative dell’Ente (n.55/2015). Ma nella successiva delibera (n.153 /2019)  da un lato si ammette che Piazza Sedile di Portanova ha tutti i requisiti adatti, essendo un’area sufficientemente  ampia e “tale da non non ostacolare il regolare deflusso del traffico veicolare, consentendo nel contempo, un  adeguato controllo del pubblico che vi affluisce, sosta e defluisce”, dall’altro l’utilizzo della Piazza viene 
riservato esclusivamente ai comizi tenuti dai Presidenti e/o Segretari nazionali di partiti politici aventi  rappresentanza nel Parlamento italiano e/o europeo, membri del governo nazionale e degli enti territoriali. 
Il diniego della Piazza a partiti e a movimenti che non hanno rappresentanza nel parlamento europeo o nazionale, non  ha giustificazione di sorta poiché il mondo dell’associazionismo è variegato e non necessariamente ha una proiezione  politica, potendo agire nel sociale. Può avere scopi mutualistici e di solidarietà nonché sindacali, di emancipazione, di  riconoscimento dei diritti di genere, della donna, delle minoranze etniche ecc… L’esclusione di tali realtà da qualsiasi  Piazza significa non riconoscergli pari dignità politica ed è altamente discriminatoria oltre che ingiustificata.  
In sintesi, una Piazza simbolo, che rappresenta il cuore della nostra città, di fatto appartiene a un’oligarchia che già  gode di privilegi inarrivabili ai comuni cittadini e cittadine e che ha già facile accesso ad ogni mezzo di  comunicazione. Appare chiaro ormai, parafrasando una metafora orwelliana, che “Tutti i cittadini sono uguali, ma  alcuni sono più uguali degli altri”. 

Per i motivi esposti 
chiediamo al sindaco e alla giunta comunale  
Di liberare Piazza Portanova ed altri spazi sottoposti a divieti che non causano i disservizi evidenziati nelle delibere, al fine di garantire pienamente la libertà di manifestare e di esprimere opinioni attraverso volantinaggi o presìdi. 
 

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