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Cronaca

Manifesti contro Caldoro: solidarietà bipartisan da parte delle forze politiche

Il manifesto, che indicava il presidente della regione Campania Caldoro come un assassino, si riferiva alla morte di un dipendente dell'Astir società in house della regione che si occupa di bonifiche ambientali

In molti hanno espresso solidarietà a Stefano Caldoro, presidente della regione Campania, che stamattina è stato colpito da un attacco verbale effettuato attraverso l'affissione di manifesti e la distribuzione di volantini che lo indicavano come assassino, il riferimento è alla morte di un dipendente dell'Astir, società in house della regione che si occupa di bonifiche ambientali. Sono stati molti gli attestati di vicinanza giunta al presidente Caldoro dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris, al coordinatore regionale del Pdl Francesco Nitto Palma.

"E' una barbarie vile per colpire in ogni modo e con ogni mezzo un uomo che sta tentando di cambiare il modo di vivere dei campani con una politica di trasparenza e di rigore. Mi aspetto dalle istituzioni parole ancora più incisive e che si prendano nettamente le distanze da queste azioni meschine e violente'' dichiara il senatore salernitano del Pdl Vincenzo Fasano, mentre per Anna Rea, segretario generale della Uil Campania: "In questo momento di crisi e di forte instabilità sociale la violenza, le offese non portano da nessuna parte e vanno fermate e condannate senza tentennamenti se non si vogliono esasperare maggiormente gli animi e non si vuole rischiare una pericolosa e definitiva rottura sociale. Il problema Astir, così come il dramma occupazionale in Campania, va affrontato, come già stiamo cercando di fare con delle soluzioni e delle azioni efficaci, con delle risposte serie ai lavoratori. Ma questo va realizzato senza ricatti, senza minacce o accuse infondate''.

Solidarietà anche dalla politica nazionale, per il capogruppo alla Camera del Pdl Renato Brunetta: "'Il confronto e la dialettica, anche con toni accesi ed animati, non dovrebbero mai degenerare in atti di pura violenza, ancorché perpetrati con la parola. Dire Caldoro assassino equivale ad una vera e propria aggressione, gratuita e ingiustificabile. Sono vicino, ci tengo a ribadirlo con determinazione, all'amico Stefano Caldoro'', mentre per il vicepresidente dei senatori del Pdl Giuseppe Esposito: "Gli unici assassini sono coloro che uccidono costantemente la civiltà e il libero confronto di idee con un linguaggio vergognoso, insopportabile e camorristico''.

Anche i lavoratori dell'Astir hanno preso le distanze dal manifesto ed intanto, La Digos della questura di Napoli a denunciare in stato di libertà sette disoccupati aderenti al movimento Bros, che distribuivano volantini recanti lo stesso contenuto dei manifesti, per le ipotesi di reato di diffamazione e oltraggio a organo politico.

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