Scafati, marcia contro la criminalità: sostegno della Cisal
Manifestazione organizzata dall'associazione Libera nell'Agro ed a Pompei per ricordare le vittime di mafia. Il sindacalista Gigi Vicinanza: "Chi parla di camorra assente nei luoghi di lavoro dice una pazzia"
"Chi parla di camorra assente nei luoghi di lavoro dice una pazzia. Chi sversa veleni nel Sarno o in qualsiasi corso d’acqua non è un imprenditore ma un criminale". Così Gigi Vicinanza, sindacalista della Cisal di Salerno, scuote i tiepidi e gli indecisi e invita ad aderire alla marcia organizzata dall’associazione Libera, in programma il prossimo 21 marzo a Scafati e Pompei.
La manifestazione
L'obiettivo è ricordare le vittime di mafia. “Sostenere concretamente questa iniziativa è un dovere per chi, quotidianamente, dice di combattere per i diritti dei lavoratori e opera il rispetto delle regole e della legalità - ha detto Vicinanza - La camorra non è presente sul territorio solo per quanto riguarda gli episodi di estorsione, gestione del gioco azzardo e minacce a chi denuncia il malaffare. La criminalità organizzata è presente soprattutto nei luoghi di lavoro, con imprenditori vessati dai clan e costretti ad assecondare commesse sospette e a stare in silenzio su appalti improbabili".
Il luogo simbolo
La marcia si tiene proprio a Scafati, dove nell’agosto 2015 un giovane si è ferito mentre lavorava in un’azienda del territorio e ha riportato l’asportazione di alcune falangi dalla mano sinistra. Per questo episodio è stato rinviato a giudizio il legale rappresentante della società ritenuta dall’Antimafia vicina al clan scafatese Loreto-Ridosso e risultata vincitrice dell’appalto con la quale lavorava l’operaio. Il processo si terrà a ottobre a Nocera Inferiore. "Speriamo in una sentenza esemplare - aggiunge Vicinanza -. Per questo lavoratore e per tanti altri si deve marciare, tra cui Gennaro Sorrentino, l’operaio scafatese morto un anno fa in fabbrica mentre stava per smontare dal suo turno".