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Cronaca Vallo della Lucania

Processo Mastrogiovanni: le motivazioni della sentenza d'Appello

Anche gli infermieri, assolti in primo grado, sono stati ritenuti colpevoli, perchè l’assenza di ogni annotazione in cartella avrebbe dovuto suscitare negli infermieri un fondato sospetto sulla liceità del trattamento

Sono state rese pubbliche le motivazioni della sentenza di appello del processo Mastrogiovanni, il maestro di Castelnuovo Cilento, morto al San Luca di Vallo della Lucania mentre era in regime di Tso. Secondo i giudici, infatti, durante il periodo di contenzione il paziente dovrebbe essere controllato ogni 15 minuti dal personale infermieristico ed ogni otto ore da quello medico. La Corte d'Appello ha sentenziato la responsabilità di tutti i medici che si sono alternati durante il ricovero perchè, pur avendo tutti constatato che il paziente era legato e che della contenzione non vi era traccia in cartella, nessuno di loro ha provveduto all'annotazione. Ciò dimostrerebbe una scelta volontaria dettata dalla consapevolezza di ciascuno dell’assenza dei presupposti legittimanti.

Anche gli infermieri, assolti in primo grado, sono stati ritenuti colpevoli, perchè l’assenza di ogni annotazione in cartella avrebbe dovuto suscitare negli infermieri un fondato sospetto sulla liceità del trattamento soprattutto in considerazione della sua lunga durata. Secondo la Corte, quindi, Mastrogiovanni fu sottoposto ad una contenzione disumana che non può essere giustificata con la finalità di protezione del paziente ma appare come una prassi legata a carenze di personale e di volontà organizzativa.

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