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Cronaca

Meningite all'Unisa, stazionarie le condizioni della studentessa: ecco chi deve sottoporsi alla profilassi

In una nota ufficiale i vertici dell'Ateneo e dell'Asl rassicurano studenti, famiglie e dipendenti sull'evoluzione del caso: le attività didattiche rispettano il loro regolare svolgimento

Sono stazionarie le condizioni di salute della studentessa dell’Università degli Studi di Salerno che, nei giorni scorsi, è stata ricoverata d’urgenza in ospedale perché affetta da meningite. I medici sono ancora prudenti, ma la sua situazione sanitaria pare migliorare giorno dopo giorno. Anche se la giovane, originaria della provincia di Avellino, viene tenuta sotto costante osservazione. Rassicurazioni arrivano dall’Ateneo: “L’Università ribadisce che non emergono, allo stato attuale, particolari fattori di rischio o preoccupazione per la comunità. Le attività didattiche rispettano il loro regolare svolgimento. Il Servizio Prevenzione e Protezione e il Medico Competente dell'Ateneo seguono costantemente la vicenda e comunicheranno ogni eventuale aggiornamento. Per informazioni è possibile rivolgersi al presidio sanitario, gestito dall’Asl  Salerno presso il campus di Fisciano e attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì. La comunità universitaria esprime la sua vicinanza e solidarietà alla studentessa e ai suoi familiari”.

Intanto l’Asl di Salerno rassicura studenti, famiglie e personale didattico sulla profilassi a cui devono sottoporsi tutti coloro che potrebbero essere stati a contatto con la 21enne. Tutte le procedure previste dal Ministero della Salute vengono, infatti, applicate quotidianamente. “Non è a rischio di ammalarsi chi non è stato vicino al soggetto che ha manifestato la malattia a lungo (almeno 24 ore) e in ambiente ristretto (classe, palestra) o in mezzi di trasporto (posti adiacenti in pullman, auto, treno); non c’è alcun rischio per i contatti dei contatti; i “contatti” posso frequentare normalmente la collettività scolastica, in quanto, per gli stessi, secondo le vigenti normative, non sono previste misure contumaciali (isolamento o restrizione delle frequenza scolastica); la chemio profilassi viene raccomandata per coloro che hanno avuto contatti stretti, a rischio con il soggetto che ha manifestato la mattia, durante i dieci giorni prima della comparsa dei sintomi. Pertanto – sottolineano dall’Al – non è prevista per i contatti a basso rischio o i contatti dei contatti. La tendenza ad estendere “il gruppo suscettibile” a scopo precauzionale, si profila come “inappropriatezza” e comporta effetti collaterali sia a livello individuale, legati all’antibioticoterapia, che di comunità, in quanto determina la selezione di resistenze batteriche e riduce la circolazione di ceppi di meningococco (neisseria) non patogeni, ma utili a conferire immunità crociata”.

Infine i vertici dell’Asl confermato che “non vi è alcuna indicazione alla chiusura dei locali scolastici” e “all' effettuazione di interventi straordinari di bonifica ambientale”.  

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